In attesa delle elezioni del nuovo Cda del Consorzio del vino Brunello di Montalcino (che si dovrebbero svolgere il 27 maggio) arrivano alcune novità importanti. Stefano Cinelli Colombini, vicepresidente uscente e proprietario della Fattoria dei Barbi, storica e prestigiosa realtà che produce Brunello dal 1892, non farà parte del prossimo Cda. Lo ha detto e spiegato lo stesso Cinelli Colombini: “dopo tanti anni, questa volta non sarò candidato alle elezioni per il Consiglio del Consorzio del Brunello. Lo dico con una certa commozione, perché sono davvero tanti anni: dodici in cariche diverse nel Consorzio del Brunello di Montalcino, sei in quelli del Morellino di Scansano, trentacinque come rappresentante di Montalcino per Confagricoltura e tanti, forse troppi, in altri incarichi. Ringrazio di cuore i presidenti Fabrizio Bindocci e Patrizio Cencioni per avermi voluto come loro vice, credo di aver ricambiato la loro fiducia con lealtà e impegno. Ringrazio i miei colleghi consiglieri, con cui ho collaborato davvero bene. Spesso ci siamo trovati d’accordo e qualche volta no, ma in genere abbiamo trovato compromessi per il bene del Brunello. Poi qualche volta i fatti hanno dimostrato che io avevo torto e loro ragione, e qualche volta è successo il contrario. Capita, la varietà di opinioni è la ricchezza maggiore e qui non manca di certo. Ringrazio soprattutto i miei straordinari colleghi agricoltori montalcinesi che, oltre ad avere creato un miracolo di prosperità e di successo, hanno avuto la pazienza di accettare le mie originalità e di votarmi per quasi mezzo secolo come loro rappresentante. Grazie, grazie davvero, so di aver cercato di non tradire mai la vostra fiducia e spero di esserci riuscito. Lascio perché ho sessantacinque anni, un figlio a cui ho il dovere di dedicare molto tempo e un progetto per cui vorrei spendere le energie che mi restano: il Distretto Rurale di Montalcino e i prodotti Eccellenze di Montalcino. Spero che sarà possibile, altrimenti cercherò di essere comunque utile alla mia terra. So che può sembrare un’utopia, ma sono convinto che una comunità importante come Montalcino non può essere solo vino: dobbiamo avere una vita culturale, dobbiamo avere tanti prodotti e dobbiamo avere tanti interessi. A Montalcino - conclude Stefano Cinelli Colombini - esiste il Consorzio, il vino, il Comune, la politica, i quartieri e ogni tipo di commercio ma c’è anche tanto, tanto altro. Io mi dedicherò a questo. Tornerò a scocciarvi, per coinvolgervi e per rendere Montalcino un luogo sempre più interessante da vivere. Non pensate di esservi liberati di me, sono ancora qui!”.
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6 aprile 2025 12:45
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