Dopo il restauro delle due vetrate è di nuovo riaperta ai visitatori la chiesa di Sant’Agostino, una delle più belle di Montalcino e protagonista, di recente, di un suggestivo reportage fotografico nel numero di aprile della rivista Bell’Italia. I recenti lavori di restauro, effettuati da “La Diana” di Siena, hanno messo in evidenza la datazione e la firma delle vetrate: la data è il 1937, il nome dell’artista è quello del fiorentino Bruno Masini, autore tra l’altro nello stesso anno anche delle vetrate della chiesa di Sant’Agostino a San Gimignano.
A Montalcino, dopo il restauro, i colori del vetro risplendono di nuova luce, rendendo ancora più chiaro nella prima vetrata della parete destra il nome del santo montalcinese Donnolo Donnoli, minore francescano decapitato a Ceuta in Marocco nel 1227. La riapertura della chiesa di Sant’Agostino è anche l’occasione per visitare il complesso museale attiguo che comprende la collezione archeologica, le Raccolte Civica e Diocesana e il Tempio del Brunello.