Ieri a Verona lo “start” per il Vinitaly n.54, quello della ripartenza. Sono 132 le cantine di Montalcino che fino a mercoledì 13 aprile animeranno gli spazi di Veronafiere, di cui 63 riunite nello stand del Consorzio del Brunello (padiglione 9 – isole B4, B5, B6, B7 e B8). Nell’isola del Consorzio (Pad. 9, B4) per tutta la durata della manifestazione, sono previste degustazioni su appuntamento. Oggi, lunedì 11 aprile (ore 16, Auditorium Verdi, PalaExpo) l’asta benefica “Vini per la pace” organizzata in favore dei rifugiati ucraini dal Consorzio del Brunello di Montalcino in collaborazione con il Consorzio del Vino Chianti Classico e Consorzio Tutela Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia con il ricavato che andrà alla Caritas Diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, per essere destinato ad una serie di strutture di accoglienza per famiglie di profughi ucraini.
Intanto Ismea ha fotografato il 2021 del vino italiano. Come ha riportato WineNews.it, il fatturato del vino italiano ha raggiunto i 13 miliardi di euro, suddiviso tra le 310.000 imprese viticole del Belpaese (46.000 aziende vinificatrici, e il 55% della produzione legato a 518 grandi cooperative), che contano su una superficie vitata di 674.000 ettari (in crescita del +0,4% sul 2020, per una media di 2,17 ettari ad azienda). La produzione, così, è arrivata a quota 50 milioni di ettolitri (+3% sul 2020), di cui il 55% a Indicazione Geografica: in tutto, le Dop e le Igp sono 526: 74 Docg, 334 Doc e 118 Igt.
Alla produzione, tra le Dop italiane quella che spunta il prezzo più alto è il Brunello di Montalcino: 988,85 euro ad ettolitro. Sul podio salgono anche Amarone della Valpolicella (937,5 euro a ettolitro) e Barolo (800 euro a ettolitro). Quindi Barbaresco (580 euro a ettolitro), Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore (301,92 euro a ettolitro), Chianti Classico e Nobile di Montepulciano (entrambi a 288,46 euro a ettolitro), Alto Adige Pinot Grigio (260 euro a ettolitri) e Prosecco (247,88 euro a ettolitro).