Il lockdown, le chiusure forzate, le restrizioni: gli “effetti” del Covid si sono fatti sentire, fin da subito, dalle grandi città ai territori rurali italiani, con conseguenze economiche, sociali e culturali che non ci saremmo mai aspettati di subire, nella vita delle persone e nei tessuti urbani. Abituata al via vai della gente del posto ed al turismo, anche Montalcino ha subito forti cambiamenti nel commercio cittadino, dovute alle difficoltà che si sono venute a creare per diverse attività, private dei numeri che caratterizzavano il periodo pre-pandemia. Un “assist” per la ripresa è stato dato dal cambiamento della geografia degli spazi che si sono ampliati, in particolar modo per le attività di somministrazione, con il perimetro dedicato a tavoli ed accoglienza diventato giocoforza più “large”. Così è stato un po’ ovunque, e anche nei territori e Paesi attorno a Montalcino, ed è stato giusto perché era necessario, di fronte all’emergenza, ridare slancio e favorire la ripartenza.
In attesa del ritorno alla definitiva normalità, speriamo il prima possibile, è comunque necessario fare delle riflessione post pandemia. A partire dalla concessione del suolo pubblico. Perché una cosa è giusta sottolinearla, se è doveroso dare un aiuto al commercio, settore fondamentale per l’economia di un territorio, non si può trascurare la qualità della vita dei cittadini (che deve essere la priorità di un’Amministrazione Comunale) così come la questione del decoro urbano. Il regolamento è attivo da tempo ed a Montalcino sarà probabilmente modificato, ma ora ci sono le elezioni nel mezzo e quindi se ne riparlerà prossimamente. Però, questo tema dovrà essere centrale in campagna elettorale, perché i cittadini devono sapere come ci si muoverà per il futuro. Trovare un equilibrio tra le esigenze di tutti non è semplice, certo. Lo spazio pubblico, però, ha un valore, economico, sociale e culturale.
Montalcino è cresciuta, è una meta di qualità e i turisti lo sanno anche quando vanno alla cassa per pagare la propria consumazione. E l’occupazione del suolo pubblico deve tenere conto di questo trend, differenziandosi come valore economico da una zona all’altra perché il Comune è vasto e lo scenario cambia, ad esempio, dal capoluogo alle frazioni. E ci sono spazi che vanno tutelati perché non è possibile “allargarsi” ovunque. Ci sono arrivate segnalazioni di un certo malcontento, di cifre al metro quadrato (28 euro) giudicate basse per attività con spazi esterni che si trovano in zone di pregio. Il cittadino vede, magari fa uno slalom tra un veicolo e un tavolo, trova un confine sempre più labile tra quello che una volta era uno spazio pubblico di tutti e che adesso sembra non esserlo più. Guarda e riflette. Sarebbe necessario aprire un dialogo costruttivo, fare incontri pubblici, coinvolgere le associazioni di categoria, i commercianti e i cittadini. Trovare una quadra ad un problema che esiste e che va affrontato.
Ma non è l’unico perché non si può rimanere indifferenti anche al traffico presente nel centro storico della città che in alcune ore del giorno, specialmente al mattino, è notevole e condiziona la fruibilità di strade e piazze (senza tralasciare la questione del decoro) tanto che a volte rimane difficile anche camminare senza fermarsi per far passare un veicolo. Montalcino, da novembre ad aprile, è ferma da un punto di vista dell’affluenza turistica, e le sue vie e le sue piazze sono praticamente vuote. Servirebbero eventi di qualità per “destagionalizzare” il turismo e per tenere in vita quello che è (e deve essere) il cuore pulsante del territorio. Ma sarebbero necessarie anche scelte coraggiose: il Corso, ad esempio, non sarebbe meglio tenerlo chiuso al traffico per tutta la giornata? Quando si parla di decoro ci rientra anche la possibilità di sorseggiare un caffè in piazza senza la “compagnia” di macchine parcheggiate ovunque con i loro rumori e i loro gas. Ma la decisione presa è un’altra: dall’1 aprile è entrato in vigore l’orario estivo per la Ztl e l’area pedonale del centro, quindi via Matteotti, Piazza del Popolo, via Mazzini. Fino al 3 novembre nei giorni feriali la Ztl sarà attiva dalle ore 10.30 alle 11 e dalle 14 alle 17.30. L’area pedonale sarà quindi funzionante dalle ore 11 alle ore 14 e dalle ore 17.30 alle 24 mentre nei festivi dalle ore 9 alle 24.
Montalcino dovrebbe vivere tutto l’anno con un centro storico pulsante di arte e cultura, ma anche libero dal traffico. Sarebbe bello goderne con i locali sempre aperti, non solo d’estate con il boom dei visitatori, ma anche per i cittadini che ancora vivono dentro le mura o vengono in città per fare commissioni e ne approfittano per un caffè, ed a cui andrebbe garantito un servizio più continuo. Un peso economico più leggero per il suolo pubblico dovrebbe tradursi anche in un’apertura meno “a singhiozzo”, cosa che, invece, non è successa.
I temi citati, secondo noi, sono centrali per il futuro del centro storico, patrimonio di tutti, e di una convivenza dove ognuno possa ritenersi soddisfatto. C’è n’è bisogno, dopo la pandemia.