Un altro passaggio di mano nella terra del Brunello. Castiglion del Bosco, una delle più grandi e storiche tenute del territorio di Montalcino, tra i soci fondatori del Consorzio del Brunello, passa ad un importante family office internazionale (che resta riservato, così come la cifra dell’affare). A confermarlo una nota ufficiale dell’azienda, anticipata da WineNews, dalla quale emerge come Massimo e Chiara Ferragamo rimarranno coinvolti nell’azienda, così come è confermato anche il management, a partire dal Ceo Simone Pallesi. “La decisione di questo avvicendamento – si legge nel comunicato – nasce con l’obiettivo di garantire lo sviluppo futuro sia della parte ospitalità che di quella agricola dell’intera proprietà, e avviene nel segno della continuità”.
Proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo dal 2003, Castiglion del Bosco si estende su 2.000 ettari con 62 ettari di vigneti (250.000 bottiglie di Brunello prodotte all’anno), un’elegante e innovativa cantina che accoglie al suo interno il Millecento Wine Club e l’unico golf club privato in Italia, con 18 buche disegnate dal leggendario campione del British Open Tom Weiskopf, oltre ad un resort 5 stelle situato nell’antico borgo medievale (con 42 Suite, 11 Ville con piscina privata, Spa e 2 ristoranti) che continuerà ad essere gestito da Rosewood Hotels & Resorts.
“Dal momento in cui, folgorato dalla bellezza del posto, decisi di intraprendere questa avventura imprenditoriale, sono passati quasi 20 anni - afferma Massimo Ferragamo, in una nota stampa che WineNews è in grado di anticipare - un impegno costante in nome della massima qualità, anche come azienda vitivinicola. Oggi, con orgoglio, guardo a tutto ciò che abbiamo costruito. Castiglion del Bosco ha assorbito una notevole quantità di energie materiali e mentali ed è arrivato il momento di far crescere ulteriormente questa proprietà unica e inimitabile. Le sfide e i progetti da realizzare sono ancora molti e di grande portata. Tale consapevolezza mi ha spinto a fare quest’importante passo e vediamo con grande positività un avvicendamento nella proprietà che garantisca a un consolidamento e uno sviluppo futuro per poter cogliere le opportunità che si apriranno a livello globale in uno scenario sempre più competitivo”.
“Con l’acquisizione di oggi Montalcino si conferma cosmopolita del vino e con un comune denominatore: quello dell’appeal del brand, della qualità del suo Brunello e del territorio”, commenta il presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci. Tutto questo “segna un altro prestigioso passaggio di proprietà per un territorio vitivinicolo tra i più noti al mondo e un vino – il Brunello di Montalcino – che risulta il più conosciuto dai consumatori italiani. Diamo il benvenuto – ha concluso - ai nuovi arrivati a Montalcino che, ci auguriamo, contribuiranno non solo alla crescita del nostro brand ma anche al rispetto dell’ambiente e della sua biodiversità. Valori da sempre fondamentali per il territorio di Montalcino. Un grazie a Chiara e Massimo Ferragamo che negli anni hanno mostrato passione e attaccamento al territorio di Montalcino aiutandolo nella sua crescita”.