C’era anche lui tra i protagonisti di quella che è stata eletta la “Squadra del Secolo”, la Nazionale della “generazione di fenomeni” che portò la nostra pallavolo ad entrare nella storia di questo sport conquistando mondiali e titoli a raffica e soprattutto facendo sognare e tenere incollati alla tv gli italiani che si innamorano delle gesta sportiva di quei ragazzi unici. Andrea Zorzi era tra questi perché “Zorro” è uno di quelli che ha lasciato il segno davvero. Ha vinto tutto con i club e in maglia azzurra dove è mancato soltanto l’oro olimpico. Giocatore dell’anno nel 1991 per la Fivb (Fédération Internationale de Volleyball), due volte Mvp alla World League, titoli che ne fanno una leggenda del suo sport. Zorzi adesso gioca” a teatro, dove assieme all’attrice Beatrice Visibelli porta sul palco le sue imprese sportive e le sue emozioni di ragazzo, di campione, di uomo. Lo spettacolo “La leggenda del pallavolista volante” doveva arrivare al Teatro degli Astrusi domani sera ma poche ore fa è stato rimandato a data da definire per un caso di positività di un membro della compagnia Teatri di Imbarco. Nell’attesa di un ritorno che comunque è sicuro, la redazione della Montalcinonews ha contattato Zorzi per parlare di teatro, sport, vita ma anche di vino. Ne è nata una piacevole e interessante conversazione.
“Lo spettacolo che sarà a Montalcino - spiega Andrea Zorzi - è ormai collaudato, sono 10 anni che è nato e adesso torna in Toscana dove ha avuto origine. La mia soddisfazione più grande è che è riuscito ad unire due pubblici che non si incontrano tanto facilmente perché diversi: quello sportivo e quello del teatro. Ma è anche bello vedere che ha accomunato più generazioni”. Si parla di sport, di emozioni ma anche di vita, quella che quando meno te lo aspetti sa regalarti piacevoli sorprese. “La mia storia si intreccia con il volley, basti pensare che da ragazzino il mio incubo era l’altezza che poi è diventata un’opportunità, un punto di forza per quello che ho fatto. Lo sport? Nessuno è imbattibile, lo abbiamo visto noi in prima persona alle Olimpiadi. Parlare di sconfitte è utile, non è mai una cosa sbagliata”.
Zorzi vive a Milano, è veneto di nascita ma ha casa in Toscana nelle zone di Volterra. Veneto e Toscana, impossibile chiudere la nostra conversazione senza parlare di vino. “Mi piace per la sua convivialità, ho familiarità ma non vado sul tecnico. Se con la Nazionale abbiamo festeggiato un trionfo con il Brunello di Montalcino? Sfortunatamente abbiamo vinto quasi sempre all’estero e non sempre ci hanno concesso la qualità che garantisce un vino importante come il vostro!”.
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