Complice la formidabile accoppiata 2015-2016, ma anche la bravura dei vignaioli, sono tanti i vini di Montalcino che hanno dominato quest’anno le classifiche delle guide di settore italiane. E ce n’è uno che è riuscito quasi ad accontentarle tutte, come rivela il tradizionale incrocio di WineNews: è il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2016 de Il Marroneto, che si aggiudica il massimo riconoscimento da 8 guide su 9 (Slow Wine, Gambero Rosso, Veronelli, Doctor Wine, Bibenda, Ais, Touring e “I migliori 100 vini” del “Corriere della Sera”).
A convincere 7 guide su 9 ci sono il Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Poggio di Sotto, il Brunello di Montalcino Cerretalto 2015 di Casanova di Neri e il Solengo 2019 di Argiano, mentre conquistano i favori di 5 guide su 9 il Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2016 di Val di Suga, il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2016 di Argiano, il Brunello di Montalcino 2016 di Poggio di Sotto e il Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2016 di Mastrojanni,
Come consuetudine, il criterio di confronto di WineNews non ha preso in considerazione le scale dei punteggi (centesimi, decimi …) o i diversi criteri di giudizio, talvolta molto distanti, ma ha incrociato semplicemente tutte le liste dei migliori assaggi a partire da quelle delle “guide classiche”, per “anzianità di servizio” e tendenziale affinità di valutazione (i “Tre Bicchieri” della guida “Vini d’Italia Gambero Rosso”, le “Tre Stelle” della guida “I Vini di Veronelli” del Seminario Permanente Luigi Veronelli, i “Cinque Grappoli” della guida “Bibenda” della Fondazione Italiana Sommelier - Fis, il “faccino” assegnato ai vini valutati con 95/100 o più dalla “Guida Essenziale ai Vini d’Italia” di Daniele Cernilli - Doctor Wine, le “Quattro Viti”, il massimo riconoscimento di “Vitae - La Guida dei Vini” dei Sommelier Ais, i “Top Wines” di Slow Wine, ovvero il meglio delle degustazioni del team della Chiocciola accanto ai consueti “Vini Slow” e “Vini Quotidiani”), a cui, per completare il quadro costituito dunque da un totale di 9 pubblicazioni a respiro nazionale, sono state aggiunte nel confronto anche tre guide dal carattere peculiare: la guida del Touring Club, “Vinibuoni d’Italia”, che per sua precisa scelta editoriale attribuisce la “Corona” ai soli vini da vitigni autoctoni, l’“Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni, dal personalissimo approccio valutativo (l’“indice di piacevolezza” ad esprimere di un vino “la piacevolezza del suo sapore, ovvero la sua fruttuosità”, ndr) e “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del “Corriere della Sera”, a cura di Luciano Ferraro e Luca Gardini, anch’essa una pubblicazione particolare se si considera il fatto che condensa il meglio del panorama enoico italiano, proponendo una selezione ristretta di vini. Esclusa, in questa edizione, la selezione de “I Ristoranti e i Vini d’Italia” de “L’Espresso”, che ha pubblicato in maggio la sua edizione 2021, e non è ancora uscita con la 2022 (che probabilmente uscirà ancora in primavera), a differenza di tutte le altre prese in esame.