Ne avevamo parlato poco più di sei mesi fa ma la situazione non è cambiata. La Libertas Montalcino non ha ancora gli spogliatoi, chiusi per sicurezza, e ormai in prossimità dell’inizio della Coppa Italia di tennis gli atleti delle squadre che verranno a giocare a Montalcino non potranno fare la doccia. Una cosa che ovviamente provoca dispiacere allo staff della Libertas che ormai convive con una situazione difficile (e con poche possibilità di far qualcosa) perché l’inagibilità degli spogliatoi per chi ha impianti sportivi è un problema non da poco. Per tutti. Ma bisogna pur ripartire (domani sarà montato il pallone di copertura), il movimento tennistico a Montalcino è cresciuto con 60/70 tennisti e anche il volley va bene con quattro squadre che partecipano ai campionati. Ma, anche in questo caso, le docce al palazzetto non si possono fare in questo caso per altri motivi. Purtroppo la carenza di impianti sportivi a Montalcino si fa sentire, ormai da tempo.
Tornando agli spogliatoi del tennis abbiamo chiesto un aggiornamento a Claudio Cesarini della Libertas. “Siamo a lavoro per presentare progetti e trovare una soluzione migliore possibile speriamo anche con il supporto dell’amministrazione comunale. La proprietà è della Curia, ormai non utilizzeremo più i vecchi spogliatoi e nemmeno la palestrina. L’idea è quella di fare uno spogliatoio bello, non un semplice box, nel piano di sotto dove è il secondo campo da tennis che vorremo rifarlo ma quando la situazione sarà più chiara”. Niente di nuovo nemmeno “per le “palle” pericolanti in pietra (ne parlammo tempo fa) che sono all’interno della facciata della Chiesa di Sant’Antonio. A me rimane difficile anche parlarne - conclude Cesarini - in quella Chiesa mi ci sono sposato e per me e non solo questi luoghi hanno un valore affettivo davvero grande”.