Anche Montalcino può dirsi fiera del suo vigneto in città. Nei giorni di Benvenuto Brunello sono state messe a dimora e inaugurate le barbatelle di Sangiovese del vigneto-simbolico che si trova in Fortezza nel cuore del centro. Un progetto non produttivo ma ornamentale, voluto dal Comune insieme al Consorzio del Brunello, che sarà gestito dagli studenti dell’Istituto Professionale Agrario “Ricasoli” di Siena che ha una sede distaccata a Montalcino.
Il vigneto farà parte del “giardino storico” che, con la condivisione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, riproduce all’interno della Fortezza le coltivazioni tipiche degli orti cittadini che fin dal Medioevo sono una caratteristica di Montalcino.
“Per ora c’è solo il Sangiovese - commenta il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - ma in futuro si aggiungeranno le barbatelle del Moscato Bianco, il vitigno da cui nasce il Moscadello”.
“Intanto - spiega Luca Pastorelli, fiduciario del plesso di Montalcino - le prime barbatelle di Sangiovese saranno impiantate a ridosso delle mura della Fortezza, con l’uso di materiali e tecniche tradizionali e caratteristici del territorio”.