È un red carpet lungo dalla Norvegia a Malta e che attraversa il Belpaese quello del Leccio d’Oro, il premio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che oggi, in occasione della giornata conclusiva della prima tappa del 30° Benvenuto Brunello (19-29 novembre), ha svelato i 7 vincitori tra ristoranti, locali storici ed enoteche, nazionali e internazionali.
Ad aggiudicarsi il Leccio d’Oro nella categoria ristorante estero è il Casa Matta di Oslo: il locale, nonostante abbia aperto solo lo scorso anno, ha già all’attivo circa 40 referenze di Brunello.
Sale invece sul podio della ristorazione tricolore, La Trattoria Enrico Bartolini. Situato all’interno dell’Andana Resort a Castiglion della Pescaia (GR), il ristorante stellato “declinato - secondo la guida Michelin - in salsa maremmana” offre nella sua carta vini circa 150 referenze di Brunello, una library di annate dagli anni ‘90 e una stanza tutta dedicata al re dei vini di Montalcino.
Dalla Toscana al Veneto, con l’esordio del Leccio d’Oro nella città di Giulietta e Romeo grazie allo storico Caffè Dante Bistrot, che conquista il riconoscimento nella sezione ‘Osterie’. Sono circa 90 le etichette di Brunello presenti nella carta vini del locale di Piazza dei Signori a Verona, dove la statua del sommo Poeta vigila sulla cantina premiata anche quest’anno con i due bicchieri del “Best of award of Excellence” di Wine Spectator.
Per le enoteche entra nel palmares internazionale del Leccio d’Oro, Vini e Capricci by Abraham’s nella città di Xeuchia a Malta, un vero e proprio luogo cult e punto di riferimento nell’isola per gli appassionati di gourmet food, wine & spirit. Mentre la sezione tricolore va all’Antico Vinaio di Cernusco sul Naviglio, la “casa del vino” alle porte di Milano guidata da Cristiano Navalesi, originario toscano trasferito al Nord per “seguire il cuore”.
Per quanto riguarda i premi speciali del Leccio d’Oro 2021, la storica Salumeria Roscioli, famosa in tutto il mondo per la sua carbonara da podio a ridosso di Campo dei Fiori a Roma, si aggiudica la sezione “Rosso di Montalcino”, mentre il riconoscimento “Brunello Lovers” va al Calandrino (Rubano, Padova), il locale eclettico e informale del pluristellato Massimiliano Alajmo, che propone oltre 50 etichette di Brunello in carta.
Istituito nel 1994, il Premio Leccio d’Oro è dedicato ai ristoranti e alle enoteche nazionali ed estere con una wine list particolarmente rappresentativa dei vini espressione del borgo toscano, a partire proprio dal Brunello.
Link all’albo del Premio Leccio d’Oro: https://www.consorziobrunellodimontalcino.it/it/1354/benvenuto-brunello#1869-anchor
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