Le strade bianche che prendono i colori dell’autunno, i vigneti di Brunello che si abbandonano al letargo e offrono l’emozionante spettacolo del “foliage”, i campi di grano e farro che si vestono di marrone intenso. Non c’è periodo migliore di questo per saltare in sella alla bicicletta alla scoperta delle meraviglie di Montalcino e della Val d’Orcia, lungo il Percorso Permanente di Eroica Montalcino, la manifestazione cicloturistica che apre il calendario solare de L’Eroica (la prossima edizione è in programma il 29 maggio 2022).
Si tratta di un itinerario di poco più di 150 chilometri che comincia da Montalcino, ma prima di salire in sella è d’obbligo godersi dai Giardini dell’Impero la splendida vista panoramica a 360 gradi. A nord si scorgono le Crete Senesi, la collina di Montalcino e la città di Siena. A sud si osservano le bellissime terre della Val d’Orcia, ad est lo sguardo arriva fino all’Appenino e a Valdichiana. Se la giornata lo consente ad ovest la vista rivela i tesori della macchia mediterranea fino ad arrivare alla costa Tirrenica.
Saliti in bicicletta si pedala verso San Quirico d’Orcia e il centro termale di Bagno Vignoni. Colline, calanchi, cipressi, coltivazioni di grani antichi, di cui molti sono biologici, sono le ricchezze della più bella valle della Toscana. Sui colli, borghi e monumenti che osservano boschi di querce, oliveti e i vigneti del Brunello e dei grandi vini toscani. All’ingresso del borgo rinascimentale di Pienza, l’indimenticabile panorama sulle mille sfumature del giallo, del rosso e dell’ocra delle dolci colline della Val d’Orcia con alle spalle il Monte Amiata, il più alto vulcano spento d’Italia, e la possente fortezza di Radicofani, costruita sulla cima di un’imponente roccia basaltica di 869 metri che domina tutto il territorio compreso fra il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata.
In questo punto il ciclista si trova nel cuore delle Crete Senesi, tra Trequanda e San Giovanni d’Asso, con il paesaggio caratterizzato da un continuo susseguirsi di biancane e calanchi. Le prime sono riconoscibili per la loro forma a cupolette bianche, mentre i secondi per le profonde spaccature nel terreno “a lama di coltello”. Siamo anche nella patria del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, con l’opportunità di degustare il cosiddetto “Diamante Bianco” alla Mostra Mercato di San Giovanni d’Asso (13-14 e 20-21 novembre).
Prima di entrare a Montisi, borgo medievale di origine etrusca, i ciclisti si trovano a pedalare lungo i bellissimi terrazzamenti degli oliveti i cui frutti danno vita al delizioso olio toscano. Per l’estrazione dell’olio d’oliva, le olive vengono macinate a freddo. Lasciando alle spalle Buonconvento ci si avvia verso Camigliano tra le Crete Senesi e l’armoniosa macchia mediterranea. Lungo il percorso, tra Camigliano e Sant’Angelo in Colle, si giunge al Castello di Poggio alle Mura, eretto su un poggio presso la confluenza dei fiumi Orcia e Ombrone. Il viale di cipressi accompagna i visitatori fino alle porte della struttura, situata nel cuore dei vasti vigneti del Brunello. Verso Sant’Angelo Scalo lo sguardo è rapito dalle coltivazioni dei secolari oliveti per arrivare al magnifico convento di Sant’Antimo, circondato dagli altissimi cipressi. Da qui si torna a Montalcino.
Quale bicicletta usare per questo itinerario? Il mezzo più autentico, risponde Eroica, è ovviamente la bicicletta d’epoca, che esige però una buona preparazione fisica. Molto più agevoli sono le gravel bike, di certo il mezzo più adatto per gli sterrati della provincia di Siena. La geometria più comoda, le moltipliche più corte e gli pneumatici più sicuri consentono di concentrarsi meno sul mezzo e più sul percorso. Le biciclette a pedalata assistita rappresentano, ovviamente, la soluzione più agevole.
Eroica consiglia anche dove dormire e mangiare - Agriturismo Pieve a Salti (Località Pieve a Salti) e Hotel Il Borgo e Taverna Banfi al Castello di Poggio alle Mura - mentre si può noleggiare la bici presso Opera Laboratori a Montalcino (Palazzo Comunale, tel 337 1422762).
Credit foto: Francesco Belviso