“La tradizione, il lavoro dell’uomo, la cultura che si tramanda e si trasmette da generazioni. Le Crete Senesi ci hanno regalato un diamante, il tartufo bianco. A noi oggi il compito di sostenere, finanziare e tutelare questo tesoro”. A parlare è il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Stefano Scaramelli, intervenuto sabato mattina all’inaugurazione dell’edizione n. 35 della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Giovanni d’Asso, che si ripeterà anche il prossimo weekend (20-21 novembre, sul sito www.tartufodisangiovannidasso.it e sulla pagina facebook tutte le informazioni e il programma completo della manifestazione).
L’inaugurazione ha fornito l’occasione per illustrare l’impegno della Regione, con il finanziamento alle Associazioni di tartufai presenti in Toscana. “Con il bilancio regionale – ha ricordato Scaramelli – siamo stati in grado di aumentare le risorse a vantaggio delle associazioni che potranno goderne, sia loro che i loro Comuni, per incentivare questa importante attività. La tartuficoltura consente la produzione, l’allevamento e la costruzione di un prodotto che, se curato nel proprio territorio, dimostra di continuare a esistere e a generare eccellenze”.
Al centro della prima “puntata” della Mostra Mercato l’inaugurazione del Distretto Rurale di Montalcino, che punta a riunire sotto il marchio “Eccellenze di Montalcino” tutte le altre eccellenze del territorio (meno conosciute di vino e tartufo), dall’olio al miele, dallo zafferano ai formaggi. Il sindaco Silvio Franceschelli ha presentato anche il progetto definitivo della nuova scuola agraria che nascerà proprio a San Giovanni d’Asso e che sarà intitolata a Giulio Gambelli, il maestro del Sangiovese scomparso nel 2021. Un piano lodato dal segretario del Pd Enrico Letta, presente al convivio con il presidente della Regione Eugenio Giani.