Si è svolta nella Sala del Camino del Castello Pannilini di San Giovanni d’Asso, la cerimonia di consegna del premio internazionale “Un tartufo per la Pace”, attribuito dall’associazione Tartufai Senesi insieme all’Amministrazione Comunale e alla Pro Loco. Il riconoscimento, quest’anno, è andato a Simone Vanni, Commissario Tecnico paralimpico della nostra Nazionale di fioretto a Rio 2016 e Tokyo 2020. Il tecnico azzurro ha condotto Bebe Vio alla doppia medaglia d’oro individuale e la squadra femminile al bronzo in Brasile e all’argento in Giappone. Il Ct guiderà la nostra Nazionale anche al prossimo appuntamento paralimpico. “Questi ragazzi hanno cambiato molte delle mie priorità nella vita – ha raccontato il ct azzurro durante la cerimonia - ho imparato e imparo tanto da loro. Mi auguro che le nuove generazioni riescano a vedere le diversità come ho imparato a vederle io: un diverso aspetto della normalità”. Come ha spiegato il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi, il riconoscimento è stato assegnato a Simone Vanni per “la capacità di trasmettere i valori fondanti della vita ai propri atleti, plurivittoriosi a livello internazionale, esempio di integrazione e di successo per le tante persone nel mondo colpite da gravi disabilità”. Il Ct è stato anche un atleta italiano di grande spessore. Nel 2002 è stato campione del mondo individuale di fioretto (titolo vinto nella competizione a squadre anche nel 2003 e nel 2009) e nel 2004 si è laureato campione nella competizione a squadre delle Olimpiadi di Atene 2004. Simone Vanni, dal 2014, è anche agente di Polizia a bordo delle Volanti della questura di Pisa, sua città natale, abbinando l’attività con la Nazionale paralimpica al servizio, come rappresentante delle forze dell’ordine, in favore della propria comunità (come ricordato nella targa che accompagna il premio).
Angelo Cosseddu, in rappresentanza della Pro Loco di San Giovanni d’Asso (ente organizzatore), ha voluto ricordare Gino Strada, recentemente scomparso che fu insignito del premio nel 2001 e che diventò, l’anno successivo, cittadino onorario dell’allora Comune di San Giovanni d’Asso per la sua vita spesa in favore degli ultimi come medico di guerra e fondatore di Emergency. “Con la sua vita al servizio degli altri – ha ricordato Cosseddu - ci ha fatto prendere consapevolezza degli esclusi, dei tanti ultimi che popolano il Pianeta. Nella nostra comunità il suo ricordo vivrà per sempre”. Proprio per accogliere Gino Strada, San Giovanni d’Asso indossò un vestito candido: finestre e terrazze del paese esposero lenzuola per tutta la giornata, seguendo la campagna di Emergency, Mille stracci per la pace. Per mano dell’allora sindaco Roberto Cappelli, furono consegnate a Gino Strada le chiavi del castello di San Giovanni d’Asso. Il premio “Un Tartufo per la Pace” nel corso degli anni è stato conferito, tra gli altri, ad Amnesty International, Don Luigi Ciotti, Unicef Italia, Pietro Grasso (Procuratore Nazionale Antimafia), Don Virginio Colmegna, Comunità di Sant’Egidio, Laura Boldrini (UNHCR), Medici Senza Frontiere, Save the Children Italia Onlus, Tano Grasso (FAI, Federazione Antiracket Italiana).