Un’azione contro la numerosa presenza di colonie di piccioni che stazionano in particolare nei centri storici. Questo è quanto deciso dal Comune di Montalcino alla luce dell’aumento del fenomeno. Non è una novità che molti palazzi storici e abitazioni presentino feritoie o prese d’aria nelle pareti esterne: cornicioni, lucernai e sottotetti che vengono utilizzati per la nidificazione con un conseguente incremento numerico dei piccioni. Il Comune ha deciso di intervenire, chiedendo il supporto della cittadinanza, perché ritiene che questa situazione possa creare problematiche di tipo igienico-sanitario (cattivi odori a causa degli accumuli di guano che danneggiano anche le facciate, marciapiedi ed edifici in genere; sviluppo di patologie parassitarie che potrebbero arrecare danni alla salute dell’uomo e di altri animali domestici; difficoltà e insufficienza nella realizzazione dello spazzamento delle vie pubbliche per garantire una corretta pulizia) comprese l’aumento del pericolo di malattie contagiose, per l’uomo e gli animali domestici senza dimenticare il danneggiamento del decoro dei centri urbani e la manutenzione dei beni architettonici.
Il Comune ha accertato la necessità di predisporre misure cautelari tese ad una prima azione di contenimento della popolazione aviaria, oltre a progetti di naturale reintroduzione di specie autoctone di volatili rapaci atte al contenimento della proliferazione delle colonie di piccioni. Da qui si motiva l’ordinanza su tutto il territorio comunale per il divieto agli abitanti ed ai turisti di somministrare cibo ai piccioni (ma anche ad altri volatili) attraverso la somministrazione oppure gettando sul suolo pubblico granaglie, sostanze, scarti e avanzi alimentari. A tutti i proprietari degli edifici o a chiunque, a qualsiasi titolo (per esempio affittuari o amministratori di condominio) vanti diritti reali su immobili esposti alla nidificazione e allo stazionamento dei piccioni (o di altri volatili) viene chiesto di provvedere periodicamente a propria cura e spese a mantenere perfettamente pulite da guano o da carcasse di piccioni le strutture (terrazzi, soffitte, cornicioni, pensiline, davanzali sottotetti…), le aree private e i marciapiedi facendo seguire la pulizia da una appropriata disinfezione dei luoghi. Viene inoltre richiesto di installare, dove possibile, dissuasori sui punti di posa al fine di impedire lo stazionamento dei piccioni e a schermare, sempre dove possibile, con adeguate reti metalliche a maglie sottili o con altro mezzo idoneo, gli accessi ai siti dove potrebbe insediarsi la nidificazione dei piccioni e di altri volatili. Misure che valgono anche per nel caso di strutture in disuso.
La sanzione pecuniaria amministrativa prevista nei confronti di chiunque non ottemperi alle prescrizioni previste va da un minimo di 50 euro ad un massimo di 300 euro.
(Immagine da Pixabay).
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