Gian Maria Tosatti con l’opera “Cattività” è il vincitore della quinta edizione del Premio Artisti per Frescobaldi, progetto ideato da Tiziana Frescobaldi e che trae ispirazione dalla lunga tradizione nata da una delle famiglie più importanti del mondo del vino che fin dal Rinascimento ha commissionato opere ad artisti unici come Filippo Brunelleschi e Donatello. L’annuncio è stato dato in diretta streaming da CastelGiocondo, storica tenuta che spicca nella zona sud-ovest di Montalcino, alla presenza di Tiziana Frescobaldi, del curatore artistico Ludovico Pratesi e della giuria composta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery di Londra e Rina Carvajal, direttore e curatore Museum of Art and Design, Miami Dade College.
La giuria ha motivato con queste parole la scelta del vincitore: “Gian Maria Tosatti ha trattato il tema del Progetto avvicinandolo all’ambiente naturale, ammiriamo la capacità di generare associazioni complesse e risonanti con mezzi minimali ma al contempo poetiche. La sua installazione ambientale site-specific Cattività attiva sottilmente significati latenti dell’architettura domestica e dell’arredamento storico (i suoi dipinti murali Art Nouveau fioriti) per generare un’opportunità di scoperta per chi osserva. Il progetto incoraggia una riflessione ponderata sulle possibilità di collaborazione tra umanità e natura, come giocosamente suggerito dal vento prigioniero che muove dolcemente le tende dipinte in una stanza dove tutte le finestre sono chiuse. La mise en scene meditativa che Tosatti ha messo in scena nella casa di Montalcino cattura in modo evocativo il legame tra l’essere umano e l’ambiente circostante. La leggera amplificazione di gesti minimi e materiali frugali sembra sprigionare un’energia latente ed epifanie nascoste sia negli oggetti che nello spazio”.
Il Progetto Artisti per Frescobaldi, nato nel 2013, è l’evoluzione di quanto, da ben trenta generazioni, la famiglia Frescobaldi ha costruito con il proprio interesse e passione per l’Arte. Un destino condiviso da altre antiche e grandi famiglie che fin dal Rinascimento sono state protagoniste della vita culturale e artistica in Italia e a Firenze in particolare, come mecenati, committenti, collezionisti. Il Progetto apre un capitolo nuovo del rapporto che la famiglia ha sempre tenuto vivo con l’Arte grazie a un Premio di Arte Contemporanea che ha dato vita alla Collezione installata a CastelGiocondo (Montalcino) visitabile su richiesta (www.artistiperfrescobaldi.it).
“Siamo davvero emozionati di aver decretato finalmente il vincitore di questa quinta edizione e svelato le opere degli artisti in gara, allestite nella tenuta di CastelGiocondo insieme alle altre 12 opere delle passate edizioni, qui le installazioni dialogano con gli spazi in maniera precisa e suggestiva. Una collezione di opere d’arte che si rafforza e che arricchirà gli spazi della cantina in un connubio tra arte e vino sempre più consolidato e di successo”. Queste le parole di Tiziana Frescobaldi, direttore artistico e presidente Compagnia de’ Frescobaldi, che poi aggiunge: “la mia gratitudine va a Ludovico Pratesi che dall’inizio mi accompagna con grande competenza e passione nell’avventura del Premio, a Olimpia Eberspacher per la dedizione e per le capacità organizzative, e a tutti gli artisti: le loro opere sono oggi parte perfettamente integrante della Tenuta e dialogano in armonia e in equilibrio col contesto e con gli ambienti di CastelGiocondo”.
“Il progetto Artisti per Frescobaldi nasce con il preciso intento di commissionare ad artisti delle ultime generazioni opere ispirate alle tenute della famiglia Frescobaldi, e più in generale al mondo e alla cultura del vino in Italia – spiega Ludovico Pratesi -. La scelta degli invitati è stata orientata dal direttore artistico, insieme al curatore, verso artisti interessati a queste tematiche, che hanno saputo interpretare negli anni con linguaggi e modalità differenti, sempre nel rispetto del genius loci legato al territorio, definito da Marc Augè come “luogo antropologico”.
Svelate le etichette d’autore che rientrano nel premio. Parte dei proventi ricavati dalla vendita delle bottiglie viene poi devoluto in un fondo destinato all’arte contemporanea.