“Riprendiamo in presenza, sullo stesso tema dello scorso anno quando purtroppo il Laboratorio non si è potuto fare per ovvie ragioni. Parleremo di politiche per la campagna nei diversi periodi storici, da Carlo Magno ai Comuni italiani. Vedremo in che misura il potere centrale, sia esso l’imperatore, il Papa o i Comuni, incida sulla produzione agricola, sulla vita contadina. Un tema molto bello e molto ampio”. Alfio Cortonesi, storico di Montalcino e professore all’Università della Tuscia, introduce così il Laboratorio Internazionale di Storia Agraria n. 22, al via domani nei locali della biblioteca del Palazzo Comunale nuovo: un progetto firmato dal Cesscalc, il Centro di studi per la storia delle campagne e del lavoro contadino, che Cortonesi fondò nel 1997 nella città del Brunello assieme a Massimo Montanari e Raffaele Licinio. “Tutte le imprese scientifiche danno il meglio sul lungo periodo, per questo il nostro intento è di andare avanti il più possibile con il Laboratorio - continua Cortonesi - prendiamo il 2021 come anno di transizione, poi ci sarà un pensiero di rinnovamento”.
Il programma (tutte le informazioni qui) prevede sette sessioni di carattere seminariale da domani al 6 settembre, nel rispetto delle norme anti-Covid con preregistrazione e certificato verde (l’accesso è libero ma serve la richiesta). Il 5 settembre si terrà la consegna del premio Città di Montalcino relativo alla sezione storica. Mancherà la sezione spettacolo, così come non ci sarà la solita premiazione sotto il loggiato (la cerimonia si svolgerà all’interno del Laboratorio). A ricevere il premio, in modalità a distanza, è Adriano Prosperi, “uno storico di primo piano, soprattutto per la storia della società rurale in Toscana - sottolinea Cortonesi - ha scritto cose di valenza nazionale ed europea”.
Il Laboratorio di Storia Agraria di Montalcino è un’iniziativa che coinvolge più soggetti: dall’amministrazione comunale alle Università Cattolica, di Bergamo e di Bologna che partecipano con borse di studio, oltre che con relatori, dalle istituzioni di ricerca come l’École Française de Rome, l’Accademia dei Georgofili e il Centro studi Longobardi alla Fondazione Mps, fino a MontalcinoNews, media partner del progetto.