C’era anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a partecipare alla staffetta “Via Francigena - Road to Rome 2021” nella tappa da Siena a Buonconvento a bordo del treno storico di Fondazione FS Italiane. La staffetta di 3.200 km vede l’organizzazione dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, in occasione dei 20 anni dalla fondazione con il sostegno di Enit. Il treno si è fermato alla storica stazione di Torrenieri dove Garavaglia è stato accolto dalla Pro Loco di Torrenieri con un gruppo di cittadini vestiti con abiti ottocenteschi proprio come avviene in occasione dell’evento “Prossima stazione…Torrenieri” che si tiene la terza domenica di maggio e che potrebbe vedere il ritorno del ministro come ospite nella prossima edizione. Garavaglia per l’occasione ha sottolineato l’importanza della via Francigena che può dare una spinta importante per lo sviluppo del turismo e del territorio. “Ci ha detto che tornerà molto volentieri alla nostra festa, ce lo ha promesso ma anche che è stata una bellissima sorpresa e iniziativa”, spiega alla MontalcinoNews la presidente della Pro Loco di Torrenieri Claudia Torriti.
Presente sul posto anche il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi, il direttore generale della Fondazione Ferrovie dello Stato Luigi Cantamessa e il vicedirettore del Corriere della Sera, Antonio Polito. Successivamente si è tenuto un pranzo a Montalcino, al “Boccon DiVino”, dove si è parlato tra buona cucina locale e Rosso di Montalcino nel centro della tavola, del futuro della ferrovia. Terminato il pranzo Garavaglia ha poi fatto visita all’abbazia di Sant’Antimo. “Il ministro Garavaglia è stato entusiasta di venire nel territorio di Montalcino che non aveva ancora avuto il piacere di visitare - spiega Braconi - al centro dell’incontro c’è stato il futuro dell’infrastruttura ferroviaria e quindi delle stazioni di Torrenieri, San Giovanni d’Asso e di Monte Amiata, risorse che vanno protette e potenziate in ambito turistico e magari in parallelo con il trasporto in generale. Una linea così, in un periodo del genere, deve essere attenzionata e non sfruttata solo pochissime volte all’anno con il Treno Natura. Il dialogo è stato interessante, il rafforzamento della linea è una considerazione che è stata fatta”.
Pare adesso un’utopia ricreare, dopo che è stata tolta in passato, un’arteria ferroviaria che possa collegare Torrenieri con Grosseto e Siena. Ma è ormai evidente come le potenzialità legate al trasporto su rotaia possano e debbano essere ampliate. Perché sarebbero anche un trampolino per rilanciare un paese, è il caso di Torrenieri, che da anni sta cercando un’identità post-industriale. Con il boom turistico della via Francigena (uno studio interessante è uscito in questi giorni) avere la stazione in casa è una risorsa. E sarebbe anche un punto di forza per Montalcino dove i collegamenti con i mezzi pubblici non sono di certo abbondanti.