“Un’opportunità non solo per collaborare con artisti emergenti di talento e promuovere le loro opere d’arte, ma anche per contribuire a sensibilizzare il pubblico su temi estremamente importanti, come quello della tutela ambientale. Da sempre ci impegniamo ad essere quanto più sostenibili e questo è un passo in più per rendere le nostre azioni ancora più concrete”. Con queste parole Massimo Ferragamo, proprietario con la moglie Chiara di Castiglion del Bosco, commenta l’ultimo progetto della storica tenuta di Montalcino, “Chardonnay Inspires”: tre giovani artisti internazionali, tutti di base in Cina, sono stati chiamati a interpretare il protagonista di questa iniziativa, lo Chardonnay di Castiglion del Bosco e il suo simbolo, l’iconico leprotto di Castiglion del Bosco, che a sua volta ne ha ispirato l’originale etichetta in bottiglia. La scelta è ricaduta sulla bottiglia di Chardonnay non solo per la sua grafica, già giovane e frizzante, ma anche perché il tappo in vetro Vinolok© ne permette il riutilizzo, mantenendo inalterata la freschezza e le note floreali del vino.
“Chardonnay Inspires” riafferma l’importanza e il valore dell’arte come mezzo di comunicazione unico per Castiglion del Bosco, che già dal 2013 coinvolge rinomati artisti contemporanei per personalizzare un’edizione limitata di Brunello di Montalcino, dal nome “Zodiaco”.
Focus: gli artisti e le opere
Classe 1991, Wang Zhiyi vive e lavora tra Shanghai e Wuhan. L’opera dell’artista cinese si focalizza sul simbolismo e sulla percezione della relazione tra colore e grafica, esplorando le relazioni tra la psicologia umana e l’immagine, il suono e il testo.
Partendo dal leprotto, simbolo di questo vino, Wang ha scelto di utilizzare l’arancione brillante delle carote come colore predominante. I blocchi di colore sono tagliati con specifiche proporzioni, mentre il nastro adesivo con la sua texture trasparente accentua il colore, senza nascondere i contenuti dell’etichetta.
Nella visione dell’artista, la bottiglia può essere ri-utilizzata come contenitore per centrifughe di frutta e verdura a base di carota.
Originario di Chicago ma di base a Shanghai dal 2010, è invece Redic, artista eclettico che ama lavorare assemblando materiali diversi tra loro e attraverso progetti di installazione, performance in pubblico e lavoro in team, con una particolare attenzione alla tematica del riciclo dei materiali di scarto delle città.
Redic ha trasformato la bottiglia in un vaso per i fiori, con l’idea di portare nelle case delle persone l’arte e la bellezza della natura in modo funzionale e originale allo stesso tempo. “The Mosaic Wine Vase” permette all’osservatore di ricondurre alla memoria i bei momenti conviviali con i propri cari, davanti ad un bicchiere di Chardonnay.
Dalla Cina arriva anche il terzo artista scelto per reinterpretare lo Chardonnay di Castiglion del Bosco: nato a Chongqing nel 1986, Wang Haoming porta la creatività sviluppata prima a Shanghai presso ZUCZUG, una delle principali case di moda indipendenti della metropoli, e poi con WHM, il proprio brand di abbigliamento.
Elemento di ispirazione per la sua “Water Bottle Holder” è stata proprio il pratico tappo Vinolok © in vetro che permette alla bottiglia di avere una seconda vita come contenitore. Questo ha portato alla memoria dell’artista gli antichi contenitori realizzati in trama di bambù tipici delle case cinesi alla fine del secolo scorso e che fungevano da protettori per i contenitori di vetro. Wang ha voluto quindi ricreare un involucro elegante e comodo per il riutilizzo della bottiglia, utilizzando uno spesso filo di lana rossa che fosse da un lato esteticamente piacevole alla vista, grazie alla trama ad intreccio, e dall’altro fungesse da protezione.