Un paese che nel corso degli anni ha visto perdere la banca e tanti negozi storici. Ma che è popoloso (circa 1.500 abitanti) e che merita di avere i servizi essenziali. Parliamo di Torrenieri dove sale la preoccupazione per il futuro dell’ufficio postale. Cosa sta succedendo? Nei mesi di luglio e agosto le poste hanno ridotto l’orario restando chiuse anche il lunedì e il martedì. E la cosa non è andata giù ai cittadini: perché le poste in un paese dove non c’è nemmeno il bancomat hanno una importanza fondamentale tanto che una sola persona allo sportello viene giudicata insufficente a coprire le esigenze del posto dove, lamentano a Torrenieri, si creano spesso lunghe file. E così oggi è partita una raccolta firme nei negozi del paese e la redazione della Montalcinonews è stata contattata dai cittadini che chiedono ascolto e attenzione. Ma perché si è arrivati a questo punto? Perché nel periodo estivo ci sono le ferie e Torrenieri, piccolo ufficio, ne è rimasto penalizzato rispetto ad uno grande che magari non risente dell’effetto “turnover”. Ad agosto le poste resteranno aperte dal mercoledì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle ore 8.20 alle 12.45. Nel grafico che si trova alla porta d’ingresso il 30 e 31 agosto, rispettivamente lunedì e martedì, l’ufficio postale è segnato come aperto. La speranza dunque è che dalla fine del mese che sta per iniziare si ritorni all’orario di sempre senza “retromarce”. Perché la preoccupazione nasce anche da quanto è successo nei paesi vicini del territorio comunale. A Sant’Angelo Scalo in Colle la posta non c’è più (così come a Castelnuovo dell’Abate) mentre a San Giovanni d’Asso c’è stata una riduzione tanto che è aperta solo dal lunedì al mercoledì (con la banca che apre al pubblico solamente il martedì e il giovedì) non rientrando, tra l’altro, nel ritorno delle riaperture a tempo pieno, come successo ad altri sportelli della provincia, nel post-lockdown. A Montisi ci dicono che l’ufficio postale è aperto il mercoledì mattina tra l’altro in coincidenza con quello di San Giovanni d’Asso, magari poteva essere più logico tenerlo aperto in un giorno diverso per dare un servizio più continuo. I nostri paesi invecchiano, c’è sempre più bisogno di servizi. La loro assenza o calo contribuiscono allo spopolamento e quindi alla perdità delle radici e dell’identità di un luogo.
“Ad ogni estate e non solo avviene questo - commenta alla Montalcinonews il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - non a Montalcino ma in tutta la provincia di Siena. Con enormi disagi per i cittadini. Come sempre ci attiveremo con le Poste per ribadire che sulle aree interne ci vuole più attenzione a garanzia di servizio ed attenzioneremo della questione anche la Regione”.
“Mi dispiace di questa situazione - spiega alla Montalcinonews il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi - ma a quanto ci hanno detto la novità sarà soltanto per i mesi di luglio e agosto. Si tratta di una misura stagionale perché in questo periodo il personale viene meno. Non è una presa di posizione di carattere diverso. Ci auguriamo che anche a San Giovanni d’Asso, su cui siamo vigili, l’ufficio postale possa tornare a pieno regime come era prima dell’emergenza Covid”.
La speranza è che l’orario “part-time” sia come un temporale estivo. Di quelli che durano poco e poi torna il sereno.
Di seguito la lettera dei cittadini di Torrenieri indirizzata al sindaco, alle Poste di Montalcino e alla Direzione Generale delle Poste di Siena:
“Siamo un gruppo di torrenieresi mossi dall’interesse per la nostra comunità, senza alcuna connotazione politica. Con la presente chiediamo la Vostra attenzione riguardo la chiusura periodica dell’ufficio postale. Ufficialmente lunedì e martedì fino al 24 di agosto, realmente chissà? Come ben sapete gli uffici postali sono fondamentali per una serie di servizi territoriali, compresi quelli bancari, indispensabili per il buon funzionamento della comunità. E’ anche nell’interesse del Comune che i cittadini possano usufruire di tali servizi, una necessità irrinunciabile, specialmente dopo la chiusura dell’unica banca presente. Il nostro intento è quello di far sì che tale struttura possa rispondere al meglio alle esigenze ineludibili del paese. Torrenieri conta oltre 1500 abitanti e quasi tutti si servono dell’ufficio postale per i più disparati motivi. Già per questo un solo agente risulta insufficiente, considerando che spesso si vedono lunghe code fuori dall’ufficio. Oltretutto la filiale di Torrenieri non ha neppure un bancomat, per cui se il servizio in presenza viene ulteriormente ridotto cancellando altri 2 giorni a settimana, diventa insostenibile, per chi se ne serve ma anche per chi ci lavora. Sarebbe pertanto auspicabile organizzare al meglio il servizio negli impianti in cui sono presenti più impiegati anziché chiudere completamente quelli dove ce n’è uno solo. Se ci accingiamo a chiedere un vostro intervento è perché la popolazione, in particolare i più anziani e le crescenti comunità di cittadini stranieri che abitano a Torrenieri, necessitano sempre più di servizi che non possono andare a cercare in altri paesi, né si possono obbligare certe persone ad utilizzare i servizi telematici. In particolare chiediamo di intervenire affinché, non solo la cosa termini effettivamente alla data stabilita o prima ancora, ma che non si abbia a ripetere negli anni a venire. Fiduciosi ci possa essere da parte vostra un intervento decisivo sull’argomento, restiamo in attesa di un effettivo riscontro e porgiamo distinti saluti”.
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