Affrontare il percorso formativo studiando le basi teoriche in classe e successivamente metterle in pratica nei laboratori e soprattutto nelle aziende agricole del territorio è importante per acquisire in modo strutturato ed approfondito le competenze spendibili nel mondo del lavoro. Quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni scuola d’Italia è la mission sempre più concreta dell’Istituto Agrario di Montalcino, nato per formare professionisti dell’agricoltura in un territorio universalmente conosciuto per la sua forte vocazione vitivinicola. Un progetto partito nell’anno scolastico 2017/18 che prevede, nel triennio, dalle 700 alle 800 ore di alternanza scuola-lavoro. E mentre le lezioni in aula si sono già concluse senza esame di Stato, perché ancora non c’è una quinta classe (arriverà l’anno prossimo), non si fermano le uscite all’aperto.
I ragazzi del primo biennio hanno usufruito del progetto “Piano scuola estivo 2021” promosso dal Ministero dell’Istruzione, tra esercitazioni pratiche in azienda, vivaio e trekking (sabato scorso un percorso da Montalcino all’Abbazia di Sant’Antimo, ieri un giro intorno a Montalcino), mentre la terza e la quarta stanno svolgendo attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, in pratica l’ex alternanza scuola-lavoro) per un totale di due settimane per ogni studente nel periodo compreso tra giugno e luglio. Le aziende ed enti convenzionati spaziano dall’Amiata senese-grossetana alla Val d’Arbia, Val d’Orcia, e soprattutto nel territorio di Montalcino e sono ad indirizzo zootecnico, cerealicolo, agrituristico, trasformazione prodotti, uffici di servizi, consorzio agrario provinciale di Siena, ecc. Inoltre gli studenti della quarta, dal prossimo anno scolastico in quinta, torneranno sui banchi di scuola a metà ottobre, perché trascorreranno un mese di stage nelle aziende del Brunello di Montalcino per vedere da vicino e collaborare con gli operatori del settore alle operazioni di vendemmia e vinificazione.
“In attesa della nuova scuola a San Giovanni d’Asso, che porterà in dote aule, spazi e laboratori preziosissimi – spiega Luca Pastorelli, fiduciario del professionale Agrario – non bisogna dimenticarci che il nostro valore aggiunto sono i ragazzi. Infatti riceviamo con orgoglio i numerosi apprezzamenti di imprenditori che ospitano i nostri studenti per le loro spiccate attitudini nelle attività pratiche e soprattutto nella passione che mostrano alle attività aziendali proposte. Spero vivamente che questo legame tra scuola ed aziende possa rafforzarsi, in modo da centrare pienamente l’obiettivo per il quale il nostro indirizzo è nato: formazione qualificata dei giovani in modo da garantirgli un futuro professionale spendibile nel nostro territorio e alle aziende agricole di avere a disposizione professionalità che possano contribuire alla produzione di prodotti di eccellenza di cui il nostro territorio ne è estremamente ricco”.