Il vino perfetto, il Brunello di Montalcino, accanto alla coppa dei più forti d’Europa. Grande festa ieri sera a Roma al Grand Hotel Parco dei Principi, la casa della Nazionale di calcio quando si trova nella capitale. Una struttura prestigiosa e che viene scelta, sovente, come “buen retiro” dalle celebrità dello spettacolo e dello sport. E che non ha mancato di ospitare gli Azzurri nelle prime partite di questi Europei, quando i ragazzi di Mancini giocavano allo stadio Olimpico, che si sono poi conclusi in modo trionfale. Proprio come nel 2006 quando gli azzurri campioni del mondo festeggiarono al Parco dei Principi il quarto trionfo conquistato a Berlino. Il direttore del Grand Hotel Parco dei Principi è Daniele Saladini, nato a Montalcino e che ha vissuto tanti anni a Torrenieri prima che il suo lavoro lo portasse nella Capitale. Un uomo elegante, di una gentilezza unica e amato dai calciatori con cui ha instaurato un bel rapporto di amicizia nel corso degli anni. Saladini ha mantenuto un rapporto forte con la sua terra, come dimostra lo stemma coi colori del Torrenieri calcio (“l’ho stampato di proposito per fare una sorpresa!” dice alla Montalcinonews) messo in evidenza accanto a quei due grandi campioni che sono Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini.
Ed ancora, Saladini torna tutte le settimane a Torrenieri a trovare i suoi affetti ed a vedere i progressi del suo formidabile aglione coltivato con cura insieme a babbo Alfio. Del suo stile e delle sue buone maniere, da vero “gentleman”, ne abbiamo avuto prova in questi giorni: nonostante l’hotel si sia ritrovato al centro delle attenzioni del mondo, Saladini ha sempre risposto alle nostre chiamate, è stato felice di aiutarci e di collaborare con noi. Un signore con la “S” maiuscola. E così dopo tante fatiche, gol, emozioni a non finire, è arrivato il meritato brindisi per questi grandi calciatori che hanno fatto sognare un paese intero: e non poteva mancare nei calici il re dei “rossi”, il Brunello di Montalcino, il vino icona del Made in Italy amato dagli Azzurri. La scelta è ricaduta sul Brunello di Montalcino 2013 di Biondi Santi, la cantina dove è nato un mito dell’enologia mondiale. Un simbolo universale proprio come quella maglia azzurra che ci ha fatto emozionare in questa estate che aveva bisogno di ritrovare le sue “notti magiche”. Il brindisi della Nazionale di calcio è stato quello di un Paese intero che è tornato a sognare ed a unirsi in un abbraccio corale. “Abbiamo scelto il Brunello di Montalcino perché sappiamo che è un vino amato dalla Nazionale italiana” ha spiegato il direttore del Grand Hotel Parco dei Principi Daniele Saladini che poi ha aggiunto: “il ritiro della Nazionale è partito qui e il cerchio si è chiuso con la festa finale. Abbiamo portato fortuna ma i ragazzi sono eccezionali e sempre molto disponibili: ogni volta è un piacere ospitare gli Azzurri”. Ieri sera da “Estate in Diretta” a “Notte Azzurra”, in diretta su Rai1, il Brunello di Montalcino è entrato nelle televisioni degli italiani come sinonimo di eccellenza del Made in Italy.
Ma i legami con il nostro territorio non finiscono qui, basti pensare che Leonardo Bonucci, una delle stelle della Nazionale (premiato come miglior giocatore della finale) si è sposato proprio a Montalcino e precisamente a Castiglion del Bosco. Gli Azzurri ieri sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è congratulato per questa impresa memorabile. E qui ritorna quel feeling fortissimo tra il Brunello e i Capi di Stato, da Saragat fino allo stesso Mattarella che nel 2019 regalò tre bottiglie di Brunello di Montalcino al presidente cinese Xi Jinping. Due simboli dell’Italia, il Brunello e la Nazionale che, secondo il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci “incarnano i valori del made in Italy nel mondo. E con il Brunello anche noi brindiamo all’Italia”. “Un onore per noi - commenta il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - nella vittoria dell’Italia che ha brindato con il nostro Brunello c’è una parta del nostro territorio e siamo molto contenti”.