A quasi cinque anni dall’approvazione del progetto di riqualificazione (marzo 2017) e a 12 mesi dall’avvio dei cantieri si è chiuso il primo stralcio, il più importante, dei lavori di restyling della Fortezza di Montalcino, uno dei simboli della città e testimone di secoli di storia e cultura sin dall’inizio della sua costruzione (1361), patrimonio della comunità e punto di riferimento per turisti e visitatori. “In termini di transitabilità è già aperta. Stanno ultimando l’impianto elettrico e l’illuminazione, dopo la fase di collaudo sarà completamente agibile”, spiega il sindaco Silvio Franceschelli. I lavori, che raggiungeranno un costo di circa 1,6 milioni di euro (900.000 euro da fondi comunitari), prevedono adesso la seconda parte del progetto: il restauro della Cappella e la realizzazione di un secondo accesso, proprio dalla Cappella, che diventerà la nuova entrata (l’uscita sarà dall’enoteca). Interventi che termineranno a giugno 2022 e che comunque non impediranno ai cittadini e ai turisti di ammirare l’opera riqualificata. Ad inaugurarla, di fatto, sarà il Jazz&Wine firmato Banfi.
“La Fortezza è l’apice di un percorso di ricostruzione generale su più fronti – aggiunge Franceschelli – Montalcino in questi ultimi anni, e in particolare nell’anno del Covid, ha fatto lavori enormi. Parlaimo di grossi investimenti su viabilità, scuola e asilo a Torrenieri, la Giostra di Simone, il Complesso di Sant’Agostino che è costato 5-6 milioni. Parliamo, nel 2020 e nel 2021, di circa 15 milioni di investimenti tra soldi nostri e investimenti terzi, come l’Acquedotto del Fiora e l’Enel col cablaggio. Quanto ci troveremo fuori dalla pandemia avremo un Comune che ha fatto un restyling importante partendo dai beni simbolo della città”.
Adesso resta l’intervento madre del riassetto urbano del territorio, le scuole di Montalcino e San Giovanni d’Asso. “Per lo Spuntone – continua il primo cittadino – il progetto è ok, abbiamo già fatto la previsione di bilancio per l’incarico esecutivo. Attendiamo l’autorizzazione dalla Regione Toscana per procedere con i primi due step progettuali. Se entro settembre arriva il via libera, partirà la ricerca di finanziamenti cercando fondi comunitari. Prevedo il progetto esecutivo per giugno-settembre 2022, per poi andare in appalto. Per quanto riguarda l’agrario a San Giovanni d’Asso abbiamo già l’esecutivo e potremo andare in appalto entro fine anno. Resta poi San Francesco: l’intervento è già finanziato, è un anno e mezzo che il progetto è in standby per le lungaggini burocratiche di Roma. A breve speriamo che il Ministero ci sblocchi le risorse per poter partire con i lavori”.
Foto: Francesco Belviso
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