Una lettera con circa 1.000 firme già raccolte ma destinata a crescere molto velocemente. Un’iniziativa, “assolutamente apolitica” come precisano i promotori, partita dalla cittadinanza di Montalcino con un obiettivo preciso: farsi sentire per potenziare il Presidio Medico di Montalcino che nel corso degli ultimi dieci anni ha visto perdere, o diminuire, alcune importanti prestazioni. Qualche esempio? La cardiologia, passata da quattro a una volta a settimana. L’attività di radiologia, dimezzata da sei a tre volte a settimana. Ma ce ne sono anche altre che superano di gran lunga le poche attività potenziate: tutte informazioni allegate nella lettera inviata al sindaco del Comune di Montalcino e ad altre istituzioni che si può consultare e firmare in alcune attività del centro. Prestazioni decimate ma anche assenti del tutto come si legge dall’allegato: la medicina sportiva è sparita, geriatria e remautologia non ci sono. Impossibile anche fare una vaccinazione antitetanica. In un territorio che invecchia è una cosa che fa riflettere. Manca il Primo Soccorso e i tempi, ci dice un lettore, spesso si allungano anche per fare un semplice prelievo del sangue o dei raggi. Una situazione che merita attenzione e una svolta, speriamo nei tempi più radipi possibili. Di seguito pubblichiamo la lettera dei cittadini e un commento del sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli.
“Egregio Signor Sindaco,
siamo un gruppo di cittadini mossi dall’interesse per l’intera comunità, senza alcuna connotazione politica. Con la presente si chiede la Sua attenzione riguardo a un tema primario e irrinunciabile per il cittadino: la salute pubblica. Il nostro precipuo interesse concerne, naturalmente, i servizi territoriali atti a garantirla e a tutelarla. In particolare vogliamo sottoporLe la situazione relativa, sotto il profilo sanitario, al Presidio Polifunzionale di S. Maria della Croce. Il nostro intento è quello di far sì che tale struttura possa rispondere al meglio alle esigenze, ineludibili, del pubblico. Se ci accingiamo a chiederLe un riscontro è perché la popolazione, prevalentemente anziana, necessita sempre più di prestazioni che obbligano spesso al trasferimento in altre strutture ospedaliere non facilmente raggiungibili, in ragione anche dell’estensione e dalla conformazione del nostro territorio, e questo con grave disagio materiale e psicologico.
Facciamo altresì presente che non esiste nel nostro territorio un punto di Primo Soccorso per tutte le patologie che richiedono un intervento immediato: se, dunque, l’equipaggio del 118 e la Guardia medica si trovano impegnati in altro intervento, il paziente rischia di non ricevere le prime cure, molto spesso decisive nella prima ora. Da considerare anche il fatto che la popolazione del Comune, a vocazione turistica, aumenta considerevolmente durante non pochi mesi dell’anno. Una breve considerazione: il confronto fra i servizi sanitari attuali e quelli offerti dieci anni fa dimostra chiaramente la riduzione delle prestazioni del Presidio. Ci si chiede, pertanto, con scrupolo che oltrepassa la nostra condizione di singoli cittadini, perché ciò sia avvenuto. Operiamo, quindi, per migliorare la situazione presente, tenendo conto del fatto che circa dieci anni fa il Presidio di Montalcino ha ottenuto una certificazione EFQM Recognized for Excellence che lo collocava nella fascia massima - 5 stelle - del riconoscimento e della valutazione (nel merito delle qualità strutturali e organizzative). L’idea del potenziamento del Presidio non è nuova, anzi: è di alcuni anni fa l’incontro, svoltosi a Montalcino, alla presenza anche di autorità sanitarie, in cui venne espressa la volontà di gettare le basi per lo sviluppo ulteriore della struttura.
Pur consapevoli che la pandemia ha rallentato l’erogazione e la fruizione dei servizi, sappiamo che i piani di investimento previsti dal Recovery Fund potranno permettere, anche nella prospettiva di un cambiamento o di un rilancio dell’intera sanità nazionale, un forte sviluppo del presidio; sviluppo che può nascere solo da adeguate politiche di programmazione, che mirino, per esempio, alla costituzione di una “Casa di comunità”, oltre che di un “Ospedale di comunità” (come definiti dal Recovery Fund) adeguati all’importanza del territorio stesso. Nel chiedere, infine, che si potenzino notevolmente le prestazioni sanitarie (specialistiche, infermieristiche, …) e sociali con l’allargamento dell’orario e l’inquadramento in un’unica struttura funzionale del Presidio, ci dichiariamo disponibili a collaborare nei più diversi modi e occasioni per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, sottolineando ancora una volta che la nostra istanza è volta al bene della collettività. Fiduciosi in una Sua costruttiva risposta, nonché in quella di tutta l’Amministrazione comunale, Le porgiamo i più distinti saluti”.
Il commento del sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli: “Venerdì ho un incontro con i vertici della sanità, tra cui l’assessore regionale. Il progetto del Presidio di Montalcino era del 2018 ma non ha avuto seguito ma non per volontà nostra. Capiamo la situazione degli ultimi due anni condizionati dal Covid ma adesso è arrivato il momento di agire. Sono quattro i punti che ci stanno a cuore: il mantenimento e l’aggiornamento del servizio della Casa della Salute; il Primo Soccorso; il riattivamento della sala operatoria per il day surgery e otto posti letti aggiuntivi. Noi il nostro in quanto ad investimenti lo abbiamo fatto: dall’atterraggio dell’elisoccorso al campo sportivo (circa 300.000 euro) agli arredamenti (circa 60.000 euro) senza dimenticare i condizionatori acquistati grazie alla Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino e al Consorzio del Brunello. Ringrazio il comitato e il Sindacato dei pensionati, faremo presente alla Asl di un cronoprogramma da seguire proponendo una commissione permanente composta tra gli altri, da me, l’assessore incaricato, i cittadini e la Misericordia per avere degli incontri periodici, una o due volte al mese, per affrontare la situazione”.
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