Ci sono anche quattro ragazze del Liceo Linguistico Lambruschini di Montalcino tra gli studenti bloccati a Malta perché positivi al Covid o perchè contatti stretti di positivi. Giunti nell’isola il 15 giugno nell’ambito di un progetto Erasmus di alternanza scuola-lavoro, gli studenti sarebbero dovuti rientrare in Italia il 15 luglio ma due giorni prima della partenza si sono sottoposti al tampone rapido e alcuni sono risultati positivi, facendo scattare la quarantena anche per i contatti stretti. Tra di loro ci sono una ventina di studenti dell’Istituto Bandini di Siena e quattro studentesse (di cui una minorenne) del Lambruschini di Montalcino, che lamentano di essere state lasciate sole a dover risolvere questa delicata situazione.
Dopo aver isolato nella propria stanza la ragazza risultata positiva il 13 luglio, dal giorno dopo è scattata la loro quarantena e il 17 luglio un’altra ragazza (in tutto nell’abitazione sono sei) ha iniziato ad avvertire sintomi. Le studentesse sono riuscite, senza nessun supporto esterno, a registrarsi per un tampone molecolare e sono in attesa di una risposta. Tante le loro perplessità di fronte alla vicenda: la ragazza positiva, per esempio, non ha ricevuto chiamata dalle autorità maltesi per una ricostruzione dei fatti, mentre ad un altro gruppo che sta vivendo la stessa situazione è stato riservato un trattamento diverso (separati tra positivi e negativi e messi in abitazioni diverse). E poi il fatto di non aver nessun referente fisico, presente lì a Malta: né il tutor a Siena né l’agenzia che segue il progetto nell’isola, la Hermes, hanno dato sufficienti garanzie. Per questo progetto di alternanza scuola-lavoro non è presente infatti nessun accompagnatore, nessun insegnante al seguito (va detto che era specificato nel contratto di lavoro, dove era presente invece una figura maltese in funzione di tutor). Inizialmente le ragazze del Lambruschini erano cinque, ma una di loro aveva chiesto di poter rientrare prima in Italia per un impegno e dunque non si è trovata “intrappolata”.
“Abbiamo fatto presente la situazione agli organismi preposti affinchè prendano dei provvedimenti – spiega alla MontalcinoNews il sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli, che ha appena avuto un incontro con il Prefetto – la questione è seguita direttamente dalla Farnesina e dall’ambasciata italiana a Malta”. È già partito intanto un volo organizzato dalle autorità maltesi per rimpatriare alcuni studenti negativi al test (ci sarebbero 58 italiani). Potrebbe essere la soluzione anche per i ragazzi senesi, resta invece il problema per chi è o risulterà positivo.