Una delle “mission” del progetto MontalcinoNews, che tra l’altro a settembre compirà 10 anni, è quella di creare una comunità virtuale, un canale di comunicazione e di interazione aperto a quanti sono interessati a Montalcino, sia chi ci vive o ci lavora e sia chi ne segue le vicende da fuori. Tra questi c’è Isotta Rabissi, 35 anni, da 11 anni lontano dalla sua terra d’origine, che si è allontanata per motivi di studio ma si è riavvicinata da qualche mese attraverso la sua nuova attività lavorativa.
“Mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti di Firenze con un progetto basato su Montalcino e ho fatto poi un corso a Roma legato alla grafica pubblicitaria – ci racconta Isotta Rabissi – durante gli studi ho svolto uno stage da Giuditta Parisi, ci ho anche un po’ collaborato successivamente. Dopo un’esperienza in Australia ho trovato lavoro come segretaria a Siena e, visto lo stipendio sicuro, ho deciso di abbandonare la mia passione artistica. Doveva essere una cosa momentanea, invece è durata più di 7 anni”.
Nel frattempo Isotta si trasferisce a Grosseto, diventa mamma e lascia il lavoro di segretaria. E, un anno fa, la passione riemerge. “Sono partita da dei bavaglini personalizzati con la scritta Brunello, ho creato e sto creando dei prodotti che parlano di Montalcino, del suo territorio, dei suoi Quartieri (Isotta è del Travaglio, ndr), mi è capitato di realizzare disegni ed illustrazioni per eventi organizzati a Montalcino a scopo benefico”. Le opere di Rabissi (l_immaginaria come nickname social su Instagram e Facebook) sono in vendita sia ai privati che alle attività e per il momento si possono trovare in un negozio nel centro storico, di fronte la Fortezza, e un altro negozio a Grosseto.
Isotta è legatissima al suo paese d’origine. Il babbo, Andrea Rabissi, è nato e vive ancora a Montalcino e “io scappo appena posso per ‘rigenerarmi’, per stare con gli amici di infanzia o per mostrarlo agli amici che porto con me. Ho portato amici danesi, svizzeri, bulgari, australiani e chi più ne ha più ne metta. Nonostante conosco perfettamente i paesaggi, mi sono sempre fermata con loro ad ammirarli. Perchè i colori che regalano ogni volta sono unici”. “Vivere a Montalcino, a livello di servizi – ammette – non è facile, ma in futuro quando mia figlia sarà indipendente spero, col mio compagno, di trasferirmici e passarci la vecchiaia. Perché quando sono distante sento sempre un profondo bisogno di ritornare a Montalcino”.