“La Brunello Wine Stage l’abbiamo ideata per dar voce a una delle eccellenze italiane, il vino. E il Brunello è uno dei vini più importanti che il nostro Paese produce. La Corsa Rosa è un grande mezzo di comunicazione e farà da stimolo per la denominazione, ma il vantaggio è reciproco perché anche per noi il Brunello sarà un elemento importante, che contraddistingue un’eccellenza di Montalcino. Che con quel tipo di territorio collinare, quel fascino dato dalle strade bianche e con i bellissimi vigneti che circonderanno la tappa darà un altissimo valore aggiunto al Giro”. Così Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, al sito web del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, in attesa della Brunello di Montalcino Wine Stage del 19 maggio, che vedrà arrivare i grandi campioni di ciclismo a Montalcino, passando per le suggestive strade bianche e passaggi mozzafiato della Valdorcia patrimonio Unesco, dove crescono i vigneti di uno dei vini rossi italiani più famosi nel mondo, il Brunello di Montalcino.
“Sarà una tappa particolare, una delle tappe che darà un significato a tutto il Giro – continua Vegni – ricordo quella del 2010, con l’impresa memorabile di Evans, una delle tappe più viste al mondo. E anche quest’anno mi aspetto un grande spettacolo, tra risvolti tecnici importanti e il fascino del contorno. Sarà una giornata da seguire con grande interesse”. Il direttore del Giro d’Italia rivela poi il suo primo incontro con il Brunello di Montalcino. “Risale a molti anni fa, agli inizi del Vinitaly. Ho conosciuto diversi produttori con i quali ho sviluppato belle amicizie personali. Ho avuto la possibilità di degustare un prodotto d’eccellenza del Made in Italy, uno dei vini internazionali più apprezzati. Sono ben felice di raccontare con il Giro l’importanza di questo territorio”.
Foto: Inbici.net