Un passo importante, atteso, frutto di tenacia, valori e determinazione. Settimocielo, giovane e dinamica realtà biologica “Made in Montalcino”, animata da Andrea Manduca insieme a due grandi amici, Vincenzo Cesarini e Dario Marini, con la nascita del primo vigneto festeggia l’inizio di un capitolo che regalerà grandi soddisfazioni in futuro. No, non era facile, ma basta conoscere e parlare solo una volta con questi ragazzi per capire che fanno molto sul serio e che ci troviamo di fronte a qualcosa di bello e speciale. Destinato a crescere sempre di più. “Siamo estremamente felici di come stanno andando le cose - dice Andrea Manduca alla Montalcinonews - in controtendenza rispetto al momento difficile che il mondo sta attraversando. Negli ultimi due anni problemi di salute hanno stravolto la mia, o meglio, le nostre vite, a cui si è aggiunta la pandemia del 2020 a complicare ulteriormente le cose. La nascita di Settimocielo è stata fondamentale per mantenere un equilibrio e darci nuove prospettive nei momenti difficili, L’impianto del nostro primo vigneto ha infatti una forte connotazione di rinascita, di nuovo inizio, sia per quanto riguarda le nostre storie personali, sia perché sorge in un piccolo appezzamento in una zona di Montalcino storicamente vocata alla viticoltura (come testimoniano documenti risalenti al Medioevo) e da decenni “a riposo”. Nell’ottica di mantenere un forte legame con il nostro territorio e allo stesso tempo far fronte alle sfide ambientali e climatiche attuali, abbiamo scelto di piantare cloni di Sangiovese selezionati a Montalcino ed utilizzare l’antico sistema di allevamento ad alberello”.
Ma i progetti di Andrea, Dario e Vincenzo continuano con idee chiare, conoscenza e amore per il territorio, si alimentano di biodiversità e di una risorsa straordinaria, la più importante di tutte: un’amicizia speciale. “Insieme a Dario e Vincenzo – prosegue Manduca – l’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di creare un’azienda improntata sull’ecosostenibilità, su piccole quantità, ma con la massima attenzione alla qualità e ai dettagli. In questo progetto, oltre alla mia compagna Giuditta e a mia sorella Anna, abbiamo la fortuna di essere supportati da un foltissimo gruppo di amici che hanno dedicato tempo e offerto le loro competenze per fare in modo che Settimocielo diventasse realtà”. Buon lavoro ragazzi e continuate così: il futuro è vostro.