“Centinaia di piccoli e medi imprenditori toscani nel settore agricolo attendono da mesi l’erogazione degli aiuti promessi. I ritardi ormai sono diventati inaccettabili e privi di giustificazione. In Toscana, solo per quanto riguarda le nostre aziende associate, si parla di 644 imprese a cui erano stati garantiti oltre 8 milioni e 200 mila euro. Non possiamo aspettare ancora”. Così Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, in merito al ritardo nei pagamenti (previsti entro il 31 dicembre scorso) da parte dell’Agea, secondo quanto disposto dall’articolo 223 del Decreto Legge del 19 maggio, n. 34, relativo al “contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a doc e Igp”.
“Troviamo inaccettabile una tale mancanza di tutele in questa fase critica dell’economia, in cui da un anno vengono richiesti innumerevoli sacrifici – continua Neri – un approccio superficiale, verso gli imprenditori e i lavoratori, che denota profonda mancanza di rispetto. Siamo di fronte a obblighi presi e disattesi. “Tante imprese agricole avevano già siglato accordi con fornitori, istituzioni e banche. I ritardi hanno innescato ulteriori problemi da gestire. Era stata ipotizzata una liquidazione entro gli ultimi giorni di febbraio, ma così non è stato e si sono aggiunte altre settimane di ritardo. Di nuovo, senza spiegazione. Abbiamo sentito parlare, tra le cause, anche di un cambiamento nel sistema informatico, ma stentiamo a credere e ad accettare una simile motivazione da parte della Pubblica Amministrazione. Appare chiaro, invece, di quanto serva un’organizzazione diversa, che rimetta al centro il dialogo con le aziende e riporti una fiducia, oggi incrinata, in vista anche di futuri investimenti. Chiediamo urgentemente di provvedere agli impegni”.