Nel grande caos che regna sul tema dei vaccini a rimetterci sono anche loro: il mondo del volontariato. Persone in prima linea, sempre e comunque, a dare un aiuto a chi ne ha più bisogno. Volontari a contatto con anziani, i più fragili, presenze rassicuranti nelle emergenze, scattanti nel rispondere al telefono. Una garanzia nelle insicurezze e nelle incertezze che la vita ci regala tutti i giorni, donne e uomini con il cuore più grande della paura. Il Covid ha messo in evidenza quanto le associazioni di volontariato siano importanti ora più che mai. Ma se per fortuna c’è chi ha ricevuto le vaccinazioni, è il caso della Misericordia di Montalcino (che ha anche il servizio delicato e fondamentale del 118 i cui volontari rientravano nella prima fase delle vaccinazioni) dove solo pochissime persone sono in attesa della seconda dose, c’è chi invece vive una situazione diversa e che ci auguriamo possa mutare rapidamente. Parliamo della Misericordia di Torrenieri, baluardo sociale e punto di riferimento imprescindibile per il territorio. Li abbiamo contattati per sapere quanti volontari sono stati vaccinati. La risposta? Soltanto uno. Una persona su circa quaranta richieste partite a gennaio. Il risultato è che adesso c’è chi sta pensando di smettere di fare volontariato perché farlo senza vaccino è un rischio grande, per tutti. Un rischio e un’ingiustizia. Chi di dovere deve tenerlo presente, prima che sia troppo tardi e che si perdano delle realtà insostituibili nel territorio. La Federazione delle Misericordie della Toscana ha avvisato che mancano ancora 10.000 volontari da vaccinare, di cui 6.000 lavorano in prima linea sulle ambulanze.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024