Montalcino, patria del Brunello, si legherà ad un’altra capitale del vino mondiale, Napa, cuore pulsante della produzione vitivinicola americana. Il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli ha scritto una lettera al primo cittadino di Napa, Scott Sedgley, che ha risposto con forte entusiasmo all’idea di un gemellaggio tra le due città, le quali vantano una forte tradizione enoica, una propensione all’enoturismo e, curiosità, sono entrambe grandi produttori di prugne. “L’intenzione è di condividere questo progetto con i più giovani, a cominciare dai ragazzi delle scuole, per esempio attraverso borse di studio per finanziare stage oltreoceano”, racconta alla Montalcinonews il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi, che ci tiene a sottolineare “il forte aiuto che ci hanno dato degli amici di Montalcino e della Val d’Orcia che vivono a Napa, insieme al consolato generale della California”.
L’iniziativa si aggiunge al legame già esistente con Hautvillers, piccolo Comune francese culla dello Champagne (qui il monaco cellario Dom Pérignon scoprì nel XVIII secolo il metodo di spumantizzazione del vino) che nel 2006 si gemellò con il Comune di San Giovanni d’Asso, che poi si è unito a Montalcino dopo la fusione del 2017. Montalcino che, dal 2014, è legata ad un altro Patrimonio Unesco, la città austriaca di Purbach, con cui ha avviato interessanti scambi culturali. Il gemellaggio con Napa, dopo l’avallo ieri sera del consiglio comunale di Montalcino, ha iniziato l’iter burocratico che terminerà con l’approvazione del Ministero dell’Interno. “Poi potremo procedere alla stretta di mano virtuale per andare a costruire qualcosa di importante”, conclude Braconi.
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