“No alle scorie radioattive in Toscana. Tuteliamo il sito Unesco di Pienza e la Maremma”. Stefano Scaramelli, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana ed esponente di Italia Viva, ha promosso una petizione “per preservare Pienza e la Maremma dall’impianto del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”. L’obiettivo delle mille firme è stato superato, adesso il numero di chi ha sposato la petizione si avvicina alle 1.200 persone. Ma cosa succederà adesso? A cosa serviranno le firme? “Servono per rafforzare un atto che ho presentato in Consiglio Regionale - dice Scaramelli alla Montalcinonews - chiederò di anticipare il Consiglio Regionale a martedì prossimo per rafforzare questa posizione. Proporrò un’iscrizione urgente su questo punto con lo scopo di formulare un atto pubblico. Non bisogna abbassare la guardia, in dodici ore oltre mille persone hanno accolto il mio appello. Io ci ho messo la faccia ma questa è una battaglia da vincere tutti insieme”. Ieri Scaramelli aveva detto che “l’individuazione di queste aree è uno schiaffo alla vocazione turistica, alle produzioni agroalimentari, alla storia e alla morfologia del nostro territorio. Per non parlare dei criteri, assolutamente aggredibili, adottati per l’individuazione dei siti”.
Un pensiero su “Scorie, petizione oltre 1.000 firme: “ora un atto pubblico””
Lascia un Commento
dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00
Pingback: In Consiglio regionale la mozione per il no al Deposito di scorie nucleari | Montalcino News