Gestisce 45 siti museali (tra i quali l’Abbazia di Sant’Antimo e il Museo Civico e Diocesano di Montalcino) che accolgono oltre 10 milioni di visitatori ogni anno, ha 650 dipendenti e un fatturato di 70 milioni di euro. Parliamo di Opera Laboratori Fiorentini, la società per azioni fino al 18 dicembre parte del Gruppo Civita e adesso passata al 100% nelle mani di Opera20, nuova società fondata da realtà italiane con know-how decennale nel mondo culturale, ovvero Poggio 13 (la società del Cavaliere del Lavoro Giuseppe Costa), Cultura a Firenze Srl (società dei soci fondatori di Opera Laboratori Fiorentini Spa facente capo a Renzo Ruggeri) e Sillabe Srl (casa editrice livornese da anni impegnata in pubblicazioni d’arte, la cui maggioranza è detenuta dalla Maddalena Paola Winspeare, cui si è aggiunto anche il Fondo Americano Pricoa). Opera20 ha acquisito dal Gruppo Civita anche il 51% di Civita Tre Venezie, il 40% di Opera San Gimignano, il 50% di CWay ed il 20% di TOSC.
Una delle sfide di questa nuova gestione, leggiamo nella nota ufficiale, è “la valorizzazione del Complesso di Sant’Agostino per l’Arcidiocesi di Siena e il Comune di Montalcino con la progettazione e realizzazione e gestione del “Museo del Brunello”, un percorso espositivo ed esperienziale dedicato all’opera più contemporanea di Montalcino”. Tra gli obiettivi anche quello di far conoscere i laboratori di Opera e di sostenere le amministrazioni pubbliche e private nella ripartenza del secondo lockdown “accompagnando i siti museali ad una lenta ripresa nel rispetto delle norme di sicurezza, ma cercando di valorizzare al massimo l’offerta per far ripartire il più velocemente possibile il vero e forse unico volano dell’economia italiana: l’arte e la cultura ed il suo preziosissimo indotto”.
Un assetto societario rivoluzionato, dunque, composto dagli stessi imprenditori che quasi 23 anni fa iniziarono l’avventura delle concessioni in virtù dell’applicazione della legge Ronchey. Dal marzo del 1998 Opera Laboratori gestisce il Polo Museale Fiorentino, il Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano e la Reggia di Caserta e nel corso degli anni ha ampliato la sua attività di valorizzazione di tanti altri siti museali in Toscana, come il Duomo, il Museo Civico e il Santa Maria della Scala a Siena, il Duomo e i Musei Civici di San Gimignano, il Tempio di San Biagio a Montepulciano, i Musei della città di Pienza, l’Abbazia di Sant’Antimo e i Musei Civici di Montalcino e Colle Val d’Elsa, il Museo diocesano di Cortona e il Complesso del Duomo di Spoleto in Umbria e Villa Giulia a Roma.
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