Domani (come anticipato dalla Montalcinonews) in Consiglio regionale sarà discussa la mozione del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Stefano Scaramelli, in merito all’esclusione delle zone di Pienza-Trequanda e Campagnatico dall’elenco delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. “Chiediamo ampia convergenza e responsabilità per arrivare - dice Scaramelli - all’approvazione all’unanimità dell’atto che impegna la Regione Toscana ad attivarsi nei confronti del Governo per tutelare lo sviluppo sostenibile, culturale e paesaggistico della Toscana tutta, scongiurandone l’indicazione sitografica che danneggerebbe vocazione turistica e produzioni agroalimentari. Non servono distinguo politici ma serve che la Toscana faccia la Toscana per dare al presidente Giani pieno mandato al fine di scongiurare la realizzazione del Deposito nazionale sul nostro territorio. La Toscana ha peculiarità e vocazioni agricole e turistiche tali da rendere impraticabile la realizzazione dello stoccaggio nazionale di rifiuti radioattivi”.
mi auguro che intanto si diano indicazioni alternative sicure e al risparmio dei 9oo milioni di euro per lo stoccaggio, come ho già ben descritto nel mio sito. Una soluzione va trovata, con la rocerca (trasmutazione) o con Gran Sasso bunker già esistenti, fisica nucleare che va a braccetto con le scorie nucleari. Spendiamo per la ricerca e non inquinare ancora l’Italia.
E’ un problema che si trascina da decine di anni senza soluzione o risposta scientifica di sorta, dove ogni governo che è passato ha lasciato anche questo grave problema alle spalle o in eredità agli altri.