È bianca la luce in fondo al tunnel. Questo il colore scelto dal Governo per delimitare l’area con rischio basso e incidenza di contagi fino a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Una “no Covid zone” senza più restrizioni (o quasi), “un segnale per il futuro”, dice il ministro della Sanità Roberto Speranza. Quello che sembra un sogno, e in realtà sarebbe un semplice ritorno alla normalità, non è ancora proprio vicino, ma la Toscana pare comunque la regione in pole per arrivarci. Intanto, seguendo il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, domani a Montalcino (che ieri ha registrato tre nuovi casi di Covid, per un totale di 17 positivi) dovrebbe arrivare la conferma della zona gialla. Confermato il coprifuoco alle 22, fino al 15 febbraio non si potrà andare oltre regione (fanno eccezione i motivi di lavoro, salute o necessità o il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione), mentre all’interno della Toscana si potrà circolare liberamente. È consentito una volta al giorno, al massimo in due persone, andare a trovare amici o parenti. Resteranno aperti bar e ristoranti fino alle 18, ma è abolito l’asporto per i primi (si potrà solo fare consegna a domicilio) per evitare assembramenti davanti ai locali. C’è però una buona notizia: riaprono i musei nei giorni feriali.
Nel decreto del Governo approvato ieri sera viene prolungato fino al 30 aprile 2021 lo stato di emergenza nazionale, che consente di agire in deroga su numerosi aspetti della vita pubblica grazie ai Dpcm e alle ordinanze del ministro della Salute. Oltre ai tre soliti colori (giallo, arancione e rosso), come detto prima, si aggiunge anche il bianco, che andrà a delimitare una zona senza coprifuoco e limiti di spostamento, in cui rimarranno obbligatori solo l’uso della mascherina e il distanziamento. Scompare il coprifuoco, si può andare al bar e al ristorante anche di sera e riaprono cinema, teatri, mostre, fiere, palestre, piscine, centri sportivi e culturali. Sembra un miraggio, ma con calma ci arriveremo.