Montalcino, terra di vino ma anche di bosco. Argiano ha presentato ieri all’Assessore per l’Agroalimentare e Vice Presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi il progetto “Argiano Carbon Neutral”, progetto green (e pilota in Toscana) che intende valorizzare i 53 ettari di bosco di Argiano, un polmone verde oltre che risorsa da tutelare e dalle molteplici potenzialità. “Plaudo al progetto che sosterremo – ha detto Stefania Saccardi – perché virtuoso e perché si inserisce perfettamente nella strategia regionale ed europea a difesa e valorizzazione dell’ambiente. La Toscana è ricchissima di bosco e questa è una risorsa sempre più importante, strategica, per tutti. Investire nella gestione del bosco è fare in bene della Comunità. Andrò ad Argiano entro la fine del mese”. Sono tre le novità nel progetto di sostenibilità globale di Argiano:
– la certificazione attestante che l’energia fornita da Enegan Spa ad Argiano deriva da fonti rinnovabili la cui provenienza è certificata dalle Garanzie di Origine (GO);
– l’avvio di una valutazione integrata del proprio capitale umano, sociale e naturale;
– l’adesione, come capofila per il settore vitivinicolo, all’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality di Siena.
Una prima stima effettuata dagli esperti Benedetto Rugani e Marco Allocco rivela che l’azienda, grazie anche alle buone pratiche di riduzione dei propri impatti sull’ambiente messe in campo negli ultimi anni, è potenzialmente già a zero nel saldo fra le emissioni e gli assorbimenti di carbonio, integrando attivamente nella gestione aziendale quella del bosco di proprietà. Una prima valutazione parametrica fornita dagli esperti evidenzia come “l’impronta di carbonio di una produzione di vino e olio paragonabile a quella di Argiano si aggiri intorno alle 760 t CO2-eq. /anno. È presumibile stimare che, date le buone pratiche gestionali già adottate le emissioni risultino anche inferiori. Parallelamente si stima che i 53 ettari di bosco aziendale di latifoglie miste, opportunamente gestiti, potrebbero superare le 800 t CO2-eq. /anno di assorbimento, senza contare lo stock di carbonio già presente che verrebbe tutelato e preservato nel tempo. Seppure si tratti di stime preliminari, emerge come la sostenibilità ambientale di Argiano sia di fatto già oggi presente”.
Argiano, consapevole dei rischi derivanti dai cambiamenti climatici in corso, con queste azioni rilancia il suo programma di Responsabilità Sociale per la cura del suolo e la qualità dell’ambiente.
“La carbon neutrality – spiega Bernardino Sani, Ceo di Argiano – è un tema molto importante per l’azienda, solo l’ultimo in ordine di tempo delle scelte virtuose intraprese. Prima lo studio per la microzonazione che ha consentito di mappare nel dettaglio ogni metro quadrato delle vigne; poi la scelta della conduzione agronomica organica e rigenerativa e il progetto Buona Agricoltura; poi ancora l’agricoltura di precisione, con il DSS (Decision Support System); quindi le micorrize e l’allevamento delle api per la propoli in vigna; ed infine Argiano prima azienda a Montalcino plastic free. Per Argiano l’equilibrio delle produzioni con la biodiversità e il rispetto dei valori espressi dal capitale umano e sociale sono i presupposti dell’alta qualità. Con questo progetto Argiano si caratterizza sempre più per la sua sensibilità ambientale, parte della dimensione etica che si è data e che distingue nome e marchio”.
Pingback: La Vicepresidente Saccardi: “Argiano è una realtà modello” | Montalcino News