Fra tre giorni, alla scadenza dell’ordinanza del Ministero della Salute, la Toscana dovrebbe tornare zona arancione. Dal 6 dicembre (o forse dal 7) quindi ci si potrà spostare liberamente all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22 - nella notte resta il “coprifuoco” - e i ragazzi di seconda e terza media potranno tornare a fare lezione in presenza, per la gioia della terza B di Montalcino che aveva scritto una lettera al sindaco e alla scuola dimostrando l’insofferenza per la didattica digitale, in un anno cruciale del loro percorso di studi. Riaprono poi i centri estetici e i negozi, anche quelli che vendono beni non considerati di prima necessità, mentre non cambia niente per le attività di ristorazione, limitate all’asporto (dalle 5 alle 22) e alla consegna a domicilio. Via libera ai centri sportivi e alle competizioni sportive.
La nuova ordinanza del ministro Speranza, attesa domani, potrebbe valere per altre due settimane, ma il presidente della Toscana Eugenio Giani punta a dimezzare i tempi: l’obiettivo, confortato dagli ultimi numeri della pandemia (a Montalcino siamo passati da 30 a 10 casi positivi in tre settimane) è di diventare zona gialla il 13 dicembre anziché il 20. Un colore, il giallo, che la Toscana ha avuto dal 6 al 10 novembre. L’11 novembre diventò zona arancione, il 15 novembre cambiò nuovamente colore e passò ad area rossa.
Da domani, fino al 15 gennaio, entrerà poi in vigore un nuovo Dpcm che prevede, tra le altre cose, il rientro in classe al 50%, dal 7 gennaio, per le scuole superiori (lo stesso giorno c’è il via libera allo sci). Viene prolungato di due ore il coprifuoco a Capodanno (dalle 22 alle 7 di mattina), i ristoranti lavoreranno a pranzo il giorno di Natale, Santo Stefano e 1 e 6 gennaio (massimo 4 parsone per tavolo, “salvo che siano tutti conviventi”) e resteranno chiusi quelli degli alberghi la sera di Capodanno. Nessuna deroga alla mobilità: dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento tra le regioni e il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra regione e, il 25 e 26 dicembre e il 1gennaio, anche in un altro comune. Infine, fino al 6 gennaio è consentito l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio fino alle ore 21. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte illustrerà il nuovo Dpcm stasera in conferenza stampa, alle ore 20.15.