Prima arancione, poi giallo, poi rosso, poi arancione, poi rosso, poi arancione e poi di nuovo rosso. In queste feste natalizie la Toscana cambierà colore sei volte, vista l’imminente ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza e il nuovo dpcm (in fase di approvazione, il premier Conte lo esporrà stasera in tv) che pone un’altra stretta sul Natale 2020. Andiamo con ordine, per cercare, per quanto possibile, di fare chiarezza.
Da questa domenica la Toscana (insieme a Campania, Val d’Aosta e provincia di Bolzano) torna zona gialla. Riapriranno quindi i bar e i ristoranti (fino alle 18) e si potrà tornare a circolare fuori comune e anche in ogni parte d’Italia (tranne l’Abruzzo, unico a restare arancione). Si potrà però uscire dalla Toscana solo per un giorno, perché dal 21 dicembre fino al 6 gennaio scatta il divieto previsto dal penultimo Dpcm (che tra le altre cose consente l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio fino alle ore 21 e prolunga di due ore il coprifuoco a Capodanno). Quindi, domenica, chi abita in Toscana avrà 17 ore (dalle 5 di mattina alle 22) per andare a trovare i parenti fuori regione.
La zona gialla durerà poco, appena quattro giorni. Perché dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei festivi e prefestivi, tutta l’Italia torna zona rossa: chiuderanno bar, ristoranti e negozi e non si potrà uscire di casa se non per motivi essenziali. Nei giorni feriali (dal 28 al 30 dicembre e il 4 gennaio) invece sarà zona arancione: riapriranno quindi i negozi (non i bar e i ristoranti) e si potrà circolare solo dentro al proprio comune (a meno che, ma non riguarda Montalcino, non si tratti di centri sotto i 5.000 abitanti, in quel caso ci si potrà spostare per un raggio massimo di 30 km).
Per tutto il periodo, sia in zona rossa che arancione, sarà consentita una deroga: si potranno invitare a casa fino a un massimo di due persone (esclusi dal conteggio gli under 14).