Sebbene le restrizioni per i viaggiatori americani gli abbiano impedito di raggiungere la sua amata azienda a Montalcino, il suo “posto preferito al mondo”, Richard Parsons, ex consigliere economico di Barack Obama, in passato al vertice di colossi come Time Warner e Citigroup e proprietario dal 2000 della griffe di Brunello Il Palazzone, annuncia, in contemporanea con la sua vendemmia n. 20, l’uscita di una nuova etichetta, realizzata dall’artista scozzese Chris Watson, per il primo cru dell’azienda, il Brunello di Montalcino 2015 Le Due Porte, la cui produzione è molto limitata: soltanto 2.209 bottiglie numerate e qualche formato più grande, su richiesta, per un’annata valutata a cinque stelle.
Il vigneto Le Due Porte è vicinissimo alla città di Montalcino. Si tratta di 1,24 ettari ad una elevazione di 540 metri sopra il livello del mare. Se un tempo questa posizione poteva essere considerata poco interessante, i mutamenti climatici hanno fatto de Le Due Porte un vigneto climaticamente privilegiato, grazie alla maturazione lenta e costante (non a caso le più recenti cessioni di vigneti alti a Montalcino hanno registrato cifre di oltre 1 milione di euro ad ettaro).
L’etichetta è stata creata dall’artista scozzese Chris Watson. I colori sono ocra e granata, dalle sfumature che ricordano la Toscana e il rapporto tra suolo e vino. Ispirato da caratteri romani e manoscritti miniati, l’etichetta è stata scritta a mano da Chris a Glasgow utilizzando penne antiche e pennino in acciaio, inchiostro indiano e strumenti digitali. Il progetto parte dal toponimo del vigneto e dalle due porte antiche che introducono alla bottaia del Palazzone. Queste ultime sono importanti nella storia dell’azienda, essendo state uno degli elementi attorno al quale è stata costruita l’architettura della nuova cantina, su progetto dell’architetto Marco Pignattai.
Il vino de Le Due Porte è confezionato in cartoni da tre bottiglie, di materiale riciclabile, che possono essere spedite evitando l’usuale polistirolo. Il Palazzone si impegna da tempo in decisioni di responsabilità ambientale dal vigneto al prodotto finito.