Gli italiani scelgono Montalcino e il turismo, nel mese di agosto, torna ad avere numeri addirittura superiori rispetto a quelli di un anno fa quando il Covid-19 era un fenomeno ancora sconosciuto. Un’estate che per il nostro territorio, che paga le assenze dei turisti stranieri, soprattutto gli americani, è stata all’insegna della rinascita e della ripartenza. Il messaggio vincente della bellezza dei borghi, di una qualità enogastronomica unica, dal Brunello all’olio extravergine di oliva, dallo zafferano al miele, dal tartufo ai formaggi; dei panorami mozzafiato, del relax e degli spazi aperti a contatto con la natura, si è rilevata vincente. L’impressione avuta nei mesi precedenti è diventata una certezza coi numeri pubblicati dal Comune di Siena relativi ai flussi turistici (da gennaio ad agosto, dati provvisori). Un inizio “sprint” per Montalcino che già nei primi due mesi dell’anno aveva superato gli arrivi e le presenze di un anno fa, e ciò tanto per i visitatori italiani che per quelli stranieri. Marzo è stato il mese del Covid-19 e quindi, inevitabilmente, del blocco del turismo che è proseguito fino (in parte) a giugno, mese che segna la fine della scuola. Da luglio, con le vacanze in calendario, è partita la “riscossa”: gli arrivi degli italiani hanno avuto un’impennata notevole rispetto a dodici mesi fa (+71,09% negli alberghi, +51,84% nelle strutture alberghiere) e addirittura ad agosto si è registrato un vero e proprio boom (+168,24% negli alberghi, + 52,99 nell’extralberghiero) tanto che, nonostante il calo in doppia cifra del turismo straniero, questo mese è stato addirittura (+0,03%) complessivamente migliore rispetto ad un anno fa. Un incremento che ha riguardato anche le presenze dove, sempre per quanto riguarda gli italiani, a luglio sono aumentate del 62,11%, ad agosto addirittura del 181,43% (negli alberghi). Un trend seguito anche dall’extralberghiero con un +51,84% a luglio e un +52,99% ad agosto.
Di certo la presenza particolarmente ridotta del turismo estero ha pesato molto nel bilancio complessivo, basti pensare che gli arrivi internazionali hanno registrato nei primi otto mesi del 2020 un calo dell’84,38% mentre le presenze sono scese dell’80,96%. Una statistica che ha un certo peso anche nelle entrate dell’imposta di soggiorno. Il dato complessivo di Montalcino è migliore della media provinciale e ad agosto in Valdorcia è il Comune con la performance più brillante come si nota incrociando i numeri di alberghiero ed extralberghiero, per un totale addirittura migliore rispetto ad un anno fa. Un segnale che dimostra come il territorio abbia lavorato bene e che fa pensare come al momento di informarsi per pianificare un viaggio, il turista abbia trovato in Montalcino quello che cercava per la vacanza dei propri desideri. L’Italia riscopre Montalcino e questa è una bella notizia in attesa che gli amici stranieri possano tornare di nuovo a godersi i nostri borghi nel cuore della Valdorcia patrimonio Unesco. Ma è anche la dimostrazione come il turismo del vino abbia avuto un impatto decisivo nelle preferenze del turista. “Ne eravamo consapevoli - dichiara Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino - è l’enoturismo che ha trascinato il turismo domestico insieme alla bontà del nostro paesaggio, della Valdorcia e di un territorio carbon free che il visitatore ha riscoperto. Il turismo di vicinanza è una risorsa, abbiamo intorno a noi una bellezza che tutti ci invidiano. Ci auguriamo, ma ne siamo convinti, che presto chi è venuto qui questa estate in vacanza tornerà a trovarci”.
“Ci risultano un 20-25% in più di pernottamenti ad agosto - commenta il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - in prevalenza italiani, europei e tantissimi giovani. Sicuramente questo è un segnale positivo, la campagna lanciata per attrarre un turismo di qualità ha funzionato grazie anche ad un territorio che fa della biodiversità e della sicurezza sanitaria due punti di forza”.
(Foto di Giuseppe Sanfilippo)
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