Dopo aver rinunciato all’Apertura delle Cacce, gli abitanti di Montalcino attendono di sapere se il 2020 se ne andrà via senza nessuna Festa Identitaria o se invece si potrà allestire la Sagra del Tordo, magari in versione ridotta, magari sacrificando qualche aspetto della sua essenza. L’edizione n. 63 sarebbe in programma il 24 e il 25 ottobre e una decisione arriverà probabilmente un mese prima (oltre non si può andare per questioni organizzative). “Il Comune sta valutando con un esperto di sicurezza Covid le misure da adottare per mettere in piedi una Sagra nel rispetto del decoro e della tradizione, con un occhio alla sostenibilità economica”, spiega a MontalcinoNews il delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi. Anche i Quartieri sembrano inclini ad andare avanti, se non altro per animare la socialità di Montalcino e dare un bel segnale di ripartenza. Anche a costo di sacrificare parte della festa: praticamente impossibile allestire gli stand enogastronomici nei Giardini dell’Impero. Più fattibile l’organizzazione del corteo, con misure di distanziamento sociale e sanificazione dei costumi. Da capire l’accesso allo stadio: non è un problema il rettangolo di tiro, lo è invece la tribuna. Per evitare assembramenti potrebbe essere introdotta la figura dello steward.
Se Sagra sarà, insomma, si andrà verso una versione simile all’Apertura delle Cacce, rivolta più alla popolazione locale che ai turisti. Il sindaco Silvio Franceschelli, che ha già avuto alcune indicazioni, se ne occuperà in prima persona dopo l’apertura delle scuole, il tema d’attualità che giustamente l’amministrazione comunale ha posto in cima alle priorità. La settimana prossima riprenderanno i contatti con l’esperto Covid, quella dopo arriverà la decisione ufficiale. A quel punto sapremo se il virus sarà riuscito ad interrompere una tradizione che dal 1958 accende le passioni, gli animi e i valori di Montalcino.
Premetto che sono nata a Montalcino nel 1963 e quindi mi sento in dovere di commentare una eventuale presa di posizione “allucinante” da parte delle istituzioni comunali, qualora decidessero di annullare una manifestazione storica come la Sagra del Tordo, come sembra di capire.
Una cosa è non consentire le somministrazioni di cibi ai Quartieri, altra cosa è impedire una festa, senza alcun motivo. Il distanziamento in un paese intero puo’ essere sempre matenuto,
le mascherine possono essere obbligatorie, ma soprattutto la responsabilità resta individuale!!
Decisione Sciagurata e presa con mesi di anticipo. Ditelo questo!!