Dopo l’Apertura delle Cacce Montalcino si prepara a rinunciare anche alla Sagra del Tordo. La speranza delle ultime settimane, dettata anche dalla riuscita di alcune grandi manifestazioni come il Jazz&Wine e l’Eroica, è stata superata dalle perplessità e dal rischio di snaturare troppo la festa identitaria. Vi avevamo anticipato due settimane fa dei contatti che il sindaco Silvio Franceschelli aveva preso con un esperto di sicurezza Covid: dal resoconto di quest’ultimo emergerebbe che sì, la Sagra si può fare, ma non alle stesse condizioni: niente stand enogastronomici, corteo con distanziamento sociale e (forse) utilizzo di mascherina, niente bambini vestiti, sedute assegnate nelle gradinate del campo sportivo (massimo 120-140 persone) e no all’apertura del cancello al momento della vittoria della gara di tiro con l’arco, il tutto per evitare assembramenti.
Due giorni fa il primo cittadino e il consigliere delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi hanno esposto la situazione alle dirigenze dei Quartieri (l’amministrazione si confronterà anche con il Comitato di Tutela). Dall’incontro è emerso come la Sagra del Tordo non sia una manifestazione paragonabile ad altre autorizzate e comunque organizzate da soggetti privati, ma ha delle peculiarità per cui cambiando poche cose potrebbe essere snaturata.
Nei prossimi giorni il sindaco invierà una lettera, illustrando in maniera ufficiale le condizioni, ai Quartieri, ai quali spetterà la decisione finale. Serve una maggioranza qualificata (3 su 4), e ad ora secondo indiscrezioni due Quartieri sono contrari, facendo presagire che tra un mese esatto non ci sarà nessuna festa e che l’edizione n. 63 della Sagra del Tordo slitterà ad ottobre 2021. Nel caso, ad essere annullata sarebbe tutta la rassegna “Montalcino d’Ottobre”, dalla Sagra del Galletto di Camigliano, che è già ufficialmente cancellata, alla Cena Itinerante, fino agli eventi storico-culturali promossi dai Quartieri di Montalcino.
Si parla sempre e solo di Montalcino, tutti gli eventi principali si fanno a Montalcino, i principali lavori pubblici si fanno a Montalcino….il comune non si ferma a Pian dell’Asso…..
Mi permetto di chiarire, e sarebbe giusto che anche voi lo faceste, che non esiste nessun regolamento che prevede una maggioranza qualificata ( 3 su 4) per decidere sulla effettuazione o meno della Sagra che realisticamente credo dipenda dai vari decreti e protocolli nazionali e non tanto dalla volontà dei Quartieri.
Sono sempre stato dell’avviso di non fare la Sagra del Tordo, ma non per motivi sanitari, ma perché una Sagra effettuata con tutta una serie di vincoli e paletti non sarebbe la nostra festa. E’ una festa di popolo e se il popolo non può partecipare o partecipare solo con condizioni e con pochi selezionati alla gara, sminuisce e dequalifica una manifestazione che ha già tanto problemi. Avevo già scritto il mio pensiero e voglio ribadirlo, pensiamo al domani, che questo sia un anno di studio serio per fare una manifestazione degna di Montalcino, perché la mia paura è quella che il prossimo settembre ci troveremo ancora a pensare come organizzare la la Sagra del 2021. Iniziamo a lavorarci ora, non perdiamo più tempo. Che questo “fermo” sia un trampolino per il rilancio della Sagra e non un alibi per continuare a non decidere.