Ha fatto tappa a Montalcino la quarta edizione de “La Storia in Bici”, format ideato tre anni fa per riscoprire l’Italia attraverso la bicicletta. Dopo la Verona-Trieste del 2017, pedalata sul fronte del Centenario della Grande Guerra, la Torino-Roma del 2018, per i 70 anni della Costituzione italiana, e la Milano-Matera del 2019, sulle orme di Leonardo da Vinci verso la Capitale europea della cultura, quest’anno 50 cicloturisti hanno preso parte alla Cuneo-Napoli (6-12 settembre) sotto il segno di Totò che col suo “sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo” ha unito due città diversissime per storia e costume. La tappa di ieri, 160 km con partenza da Siena, è transitata da Montalcino. In Piazza del Popolo gli organizzatori dell’evento hanno donato una maglia con il faccione di Totò alla consigliera comunale Stefania Platini, che ha portato i saluti dell’amministrazione (foto: La Stampa). La carovana si è poi spostata verso Sud, in direzione Napoli.
In tutto sono sette tappe per sette maglie diverse, ognuna con un significato ben preciso. Oltre a Totò, ci sono anche quelle dedicate a Fausto Coppi, che a Napoli trovò la bicicletta per tornare ad allenarsi dopo la prigionia in Africa e che partendo da Cuneo nel Giro del 1949 scrisse la pagina più epica del ciclismo e dello sport di tutti i tempi, a Pinocchio, che ha le radici in Toscana ma che ha avuto a Vernante, a pochi km da Cuneo, il suo primo illustratore in Attilio Mussino, a Livio Berruti, che con quella vittoria sul filo di lana nei 200 mt delle Olimpiadi del 1960 di Roma ha fissato per sempre l’immagine-simbolo della rinascita vincente del Paese (insieme a Nino Benvenuti, ai fratelli Raimondo e Piero D’Inzeo e tutti i campioni che sono venuti dopo di loro), a Domenico Modugno, che con “Volare” ha scritto ed interpretato la canzone più conosciuta al mondo, alla Vespa, simbolo della fantasia progettuale e del design italiani, e a Sofia Loren, la bellezza e la forza delle donne italiane.