L’idea, nei piani degli investitori, è di aprire a primavera del 2023: una struttura da 280 posti letto, con bar, ristoranti, piscine, saune, bagni turchi e area fitness, che genererebbe un fatturato stimato in 28,8 milioni di euro all’anno. Sono i numeri del piano firmato da Lefay – il brand italiano nel ramo dell’accoglienza di lusso (ha nel portafogli i due resort sul Lago di Garda e sulle Dolomiti) creato nel 2006 da Domenico Alcide e Liliana Leali, che nel 1991 fondarono Air Dolomiti, poi ceduta a Lufthansa – pensato per il resort a cinque stelle che nascerà a San Giovanni d’Asso, in quella che un tempo era la cava di Ampella. 68.000 le presenze annue stimate da Lefay, per un progetto che prevede ricadute sul territorio: 5,4 milioni di euro per la spesa per beni e servizi da parte degli ospiti del resort, circa 200.000 euro di tassa di soggiorno, oltre 20.000 di coperti nei ristoranti limitrofi e oltre 100 nuovi posti di lavoro (oltre ai 175 dipendenti full time del resort).
Lefay si impegna inoltre ad applicare una politica ambientale concepita secondo i moderni standard nazionali ed internazionali: dall’utilizzo in prevalenza di materiali a km 0 all’approvvigionamento energetico prevalentemente ricavato da energie rinnovabili, dalla riduzione dei consumi di risorse naturali e della produzione di rifiuti alla minimizzazione dell’impatto ambientale in fase costruttiva e gestionale. Inoltre è prevista “l’attivazione di un piano marketing territoriale per la località in grado di raggiungere nuovi mercati, contribuendo ad estendere le potenzialità attrattive consolidate della località, valorizzando le attività legate al turismo”.
Il piano di recupero per la riqualificazione e riconversione a destinazione turistico ricettiva dell’area artigianale dismessa di Ampella sta per essere approvato dal Comune di Montalcino, che il 22 settembre ha presentato il piano in un incontro pubblico nel castello di San Giovanni d’Asso. Fino al 14 ottobre chiunque potrà presentare contributi e/o osservazioni al piano in corso di approvazione presso l’Ufficio Protocollo comunale o inviando una pec al seguente indirizzo: info@pec.comunedimontalcino.it.
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