Un grande risultato merita di essere festeggiato con vino importante. Julian Alaphilippe è il nuovo campione del mondo di ciclismo su strada, straordinaria la sua prova ad Imola dove ha alzato le braccia al cielo in solitaria nel circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari. Alaphilippe ha regalato alla Francia il primo titolo iridato del nuovo millennio ma soprattutto ha scritto una pagina bellissima di ciclismo, una vittoria nata da uno scatto fulminate che ha fatto il vuoto, dalla voglia di osare e di crederci, senza fare calcoli. Una vittoria “eroica” e lui, Alaphilippe, questo termine lo conosce bene. Già perché non tutti sanno che nell’ultima settimana di luglio il ciclista originario della Loira è venuto ad allenarsi sulle strade bianche di Eroica Montalcino per preparare i due appuntamenti più importanti della stagione: Tour de France e campionato del mondo. Ma se alla Grand Boucle “LouLou” ha scaldato i motori con tanto di vittoria di tappa e maglia gialla provvisoria, il ritorno in Italia è stato stratosferico con la meritata conquista del titolo di campione del mondo al termine di una gara dura, spettacolare e organizzata benissimo. Un successo sulle strade italiane merita un brindisi italiano. Alaphilippe lo ha promesso e lui le promesse le mantiene.
E qui arriva l’aneddoto: nel corso del suo soggiorno a Montalcino, Alaphilippe è stato ospite a Mastrojanni, una delle griffe più prestigiose di Montalcino di proprietà di Riccardo Illy. “Una persona eccezionale - spiega Andrea Machetti, ad di Mastrojanni - ha detto che tornerà presto a farci visita perché ha trovato un posto meraviglioso in cui stare bene: è andato via entusiasta”. Ma non a mani vuote… “Ha portato a casa - ricorda Machetti - la nostra magnum numerata di Anniversario 2008, gli avevo detto che l’avrebbe stappata dopo un grande successo”. E ieri quel successo è arrivato: “gli ho scritto che era arrivata l’ora di stapparlo e lui mi ha dato ragione”. Franco Rossi, presidente di Eroica Ssd, ha avuto la fortuna di pedalare con Alaphilippe (vincitore, tra l’altro, delle Strade Bianche 2019 che sono passate anche per Montalcino) durante i suoi allenamenti nella Valdorcia patrimonio Unesco. E anche a lui il ciclista transalpino ha confessato la sua passione per il Brunello. “Mi ha detto che aveva scelto queste strade per preparare Tour e Mondiale e che da quando è arrivato a Montalcino tutte le vittorie le festeggia con il Brunello. Siamo orgogliosi che un campione del genere apprezzi questi luoghi e il nostro vino”.
Ma queste terre hanno affascinato anche la neo campionessa del mondo (con un clamoroso doppio oro conquistato a Imola: a cronometro e su strada) Anna van der Breggen, fuoriclasse olandese ospite a Pieve a Salti durante le Strade Bianche, luogo scelto anche pochi mesi fa per la preparazione del Giro d’Italia femminile. Anna ha assaggiato il Brunello (che ha apprezzato molto) e si è innamorata del territorio, spesso protagonista dei suoi racconti sui social. Lo scorso anno quando arrivò in Valdorcia per la prima volta disse queste parole: “guardiamoci intorno, è così tranquillo qui. È natura nel suo migliore aspetto. Ognuno ama andare in bici in questi posti. Non ero mai stata qui ma sono felicissima, sono arrivata ieri e mi sono girata subito intorno: è bellissimo”. Parola di una big assoluta.
Tornando ad Alaphilippe, il suo rivale di quest’anno (un dualismo che tiene incollati alla tv milioni di appassionati) è il belga Wout Van Aert che in occasione del successo delle Strade Bianche 2020 dichiarò di festeggiare stappando “parecchie bottiglie di Brunello di Montalcino”. Insomma, pochi dubbi su quale sia il vino preferito dai campioni! E ieri è arrivata un’altra dimostrazione di nuovo con Alaphilippe, il funambolo delle ruote a pedali, il campione della gente, il fuoriclasse che piange al traguardo mentre pensa al papà recentemente scomparso. Alaphilippe corre all’attacco, conquista e regala sogni e quando scende dalla bici si gode il riposo dei numeri uno. Con un calice di Brunello in mano.