Dalla patria del Brunello è arrivato un segnale di ripartenza e di bellezza. La quarta edizione di Eroica Montalcino è andata in archivio con soddisfazione e grande entusiasmo da parte degli organizzatori e dei 967 ciclisti che non sono voluti mancare al via e che hanno potuto ammirare, insieme ai borghi, ai panorami, alla straordinaria cultura enogastronomica, anche i famosi vigneti da cui nasce il Brunello nel loro momento migliore, quello della vendemmia. Anche il mondo del Brunello ha voluto essere presente anche con le squadre di singole aziende, come Banfi, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Cortonesi e Canalicchio di Sopra, e una delegazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.
Il ciclismo eroico, con il suo carico di forti emozioni a pedali, è finalmente risalito in sella. Lo ha fatto da Montalcino e dalla Val d’Orcia patrimonio Unesco, lo ha fatto con numeri importanti ma in piena sicurezza. “Sono tanti per come si erano messe le cose - ha spiegato Franco Rossi, direttore generale dell’evento - Per le ragioni che tutti conosciamo quest’anno moltissimi stranieri non hanno potuto confermare la loro partecipazione ed hanno chiesto di rimandare al prossimo anno il viaggio a Montalcino. Ma siamo molto contenti comunque perché, dopo il forte maltempo, temevamo il peggio. Invece poi, a parte qualche spruzzatina, tutto è andato per il meglio. Tanti si sono adoperati per far sì che tutto andasse per il meglio e così è stato. La nostra maggiore soddisfazione è veder andar via la gente con il sorriso sulle labbra e il cuore gonfio di gioia”.
Non è stato semplicissimo dare corso all’organizzazione dell’evento in un periodo come questo. “Abbiamo coinvolto le migliori professionalità per l’adozione delle misure di sicurezza - sono le parole di Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica - ma noi sappiamo di poter contare sulla sensibilità del popolo di Eroica. Nel corso degli anni i valori dell’evento hanno selezionato un popolo di rara umanità. Questo ci ha consentito di chiedere loro qualche sacrificio ma dovevamo comunque provare a ripartire proprio per rendere merito a quel patrimonio di forte passione per uno sport straordinario come il ciclismo che con Eroica ritrova le proprie radici persino culturali”.
La forte pioggia non ha consentito l’apertura del Mercato Eroico ma è stata una manna per le strade bianche, risultate compatte al passaggio dei ciclisti e di quelle bici vintage dal fascino senza tempo. Maltempo e “misure-Covid” non hanno impedito ai quasi mille ciclisti di pedalare lungo le strade bianche della Val d’Orcia: da Montalcino a San Quirico d’Orcia e poi Pienza, Asciano e Buonconvento, prima di far ritorno a Montalcino, cuore pulsante di tutto. Si tratta del percorso che presto sarà tabellato in modo permanente e che, insieme al Percorso Permanente de L’Eroica, costituirà “Terra Eroica”, progetto che offrirà servizi di qualità tutto l’anno ai ciclisti che verranno a pedalare tra il Chianti e la Val d’Orcia: “Un bellissimo percorso - hanno osservato gli appassionati - che sottolinea le caratteristiche di un territorio che sembra fatto apposta per il ciclismo. Tra storia e cultura, paesaggio e specialità enogastronomiche venire a pedalare in provincia di Siena sarà sempre più un’esperienza indimenticabile per ogni tipo di bicicletta e di turista a pedali”.
Il risveglio di questa mattina è stato dolce con ancora negli occhi le emozioni di un weekend che rimarrà nella storia della manifestazione. “Tutto è andato molto bene - conclude Franco Rossi - il grande lavoro che abbiamo svolto ha dato i suoi frutti. L’evento ha avuto una forte attenzione mediatica e ciò ci ha fatto certamente piacere. Non abbiamo avuto disagi, anche i partecipanti sono rimasti soddisfatti. Sì, è stato faticoso, ma la scommessa è stata vinta. Lo sport si può fare e può ripartire quando c’è educazione e rispetto, tutti aspetti che non sono mancati da parte degli iscritti ma su questo non avevamo dubbi. Eroica Montalcino ha dato un grande messaggio pieno di valori importanti”.
(Foto: Paolo Penni Martelli).
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