Il turista sceglie Montalcino per un’estate italiana all’insegna del territorio e di uno dei vini simbolo del Belpaese, il Brunello. Segnali incoraggianti di ripresa del turismo arrivano dalla città fiore all’occhiello della Valdorcia patrimonio Unesco che nel mese di agosto sta vivendo un vero e proprio Rinascimento. Ristoranti e strutture ricettive sold out, enoteche dove, in sicurezza, il turista aspetta il proprio turno per degustare il Brunello e scegliere il “souvenir in bottiglia” di Montalcino. Quel “mix” variegato e affascinante fatto di bellezze paesaggistiche, relax, ampi spazi aperti in campagna o nel bosco dove poter passeggiare e fare sport in sicurezza, visite in cantina, enogastronomia di qualità, borghi e centri storici mozzafiato, cultura e arte che abbracciano chiese e musei, si presuppone che si stia rilevando vincente. E, aspetto nuovo e significativo, cresce la fascia dai 30 ai 50 anni di età che sceglie Montalcino per passare alcuni giorni di vacanza insieme alla famiglia o gli amici. Il rilancio del turismo è frutto anche di una costante comunicazione di territorio da parte, principalmente, del Consorzio del Brunello e di un importante gioco di squadra che si sta realizzando grazie a “Il Manifesto di Montalcino”, un contenitore di idee collettivo lanciato a fine maggio dal sindaco Silvio Franceschelli per il rilancio del territorio famoso nel mondo, un progetto ambizioso e inclusivo per “pensare e ridisegnare insieme Montalcino che riapre”. Numeri ufficiali di presenze ancora non ci sono ma dalle istituzioni agli addetti ai lavori - strutture ricettive, ristoranti ed enoteche in primis - trapela soddisfazione per un flusso di presenze decisamente sopra le attese. “I dati sono incoraggianti - dice il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli - lo vediamo dal numero dei biglietti del museo e dei parcheggi: mediamente sono diminuiti di un terzo rispetto allo scorso anno, ma in questa settimana sono addirittura superiori allo stesso periodo del 2019. Dobbiamo ringraziare il nostro territorio, le nostre bellezze e anche le trasmissioni televisive, come Linea Verde, che hanno parlato della Val d’Orcia. È un tipo di turismo diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati. Ci sono tanti italiani e nordeuropei. Mancano gli amici americani, speriamo di rivederli presto”. Da un’indagine realizzata da Montalcinonews.com, che ha sentito alcuni dei più importanti wine relais, ristoranti e alberghi del territorio per “tastare” il polso dei flussi turistici, arrivati al “giro di boa di Ferragosto”, l’identikit del visitatore che sceglie Montalcino ha tra i 30 e i 50 anni di età, crescono in modo esponenziale le presenze italiane ma si registrano significativi numeri anche dal centro e dal nord Europa con Olanda, Francia, Austria, Germania e Svizzera in testa. Le prime due settimane di agosto vedono i resort di lusso senza più posti letto a disposizione, un segnale che dimostra come Montalcino mantenga intatto il suo storico “appeal” su un target di fascia alta. Ma la presenza di giovani coppie che scelgono la città del Brunello per un weekend romantico da vivere a contatto con la natura, e in sicurezza, mostra come Montalcino abbia un’offerta completa, confermando una cultura dell’accoglienza da sempre rinomata. Tanti i turisti presenti nei borghi, da Montisi a Sant’Angelo in Colle, da Castelnuovo dell’Abate (a pochi passi dalla straordinaria Abbazia di Sant’Antimo) a San Giovanni d’Asso, fino a Camigliano, piccole perle dove non manca nulla per godersi piazze suggestive, cultura enogastronomica a chilometro zero e natura incontaminata. E a fine agosto un altro importante messaggio di ripresa arriverà dallo sport: il 30 si corre Eroica Montalcino, già sold out le 1.300 iscrizioni disponibili (il 22% dei partecipanti sarà straniero) e i posti nelle strutture ricettive.
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