Il programma era già tutto pronto, ma l’edizione 2020 del Laboratorio Internazionale di Storia Agraria, uno degli eventi di punta di Montalcino, non si farà. “Dato il carattere dell’iniziativa, in cui conta non poco anche il rapporto che si instaura fra docenti e giovani ricercatori, si è ritenuto non avesse senso ridurre il tutto al formato online”, spiega Alfio Cortonesi, storico di Montalcino, professore all’Università della Tuscia e fondatore nel 1997, con Massimo Montanari e Raffaele Licinio, del Centro di Studi per la Storia delle Campagne e del Lavoro Contadino, che un anno dopo diede il via al Laboratorio. Da allora, la prima settimana di settembre, Montalcino è sempre stata il punto di incontro dei principali studiosi di storia agraria e rurale, con lezioni aperte e borse di studio rivolte a giovani studiosi, laureandi, laureati, dottorandi e dottorati. Ma stavolta il Covid-19 ha fermato l’iniziativa, che ripartirà dal 2021 con tema (“Politiche per la campagna nell’Europa medievale”) e programma invariati. A breve invece arriverà una decisione sul Premio “Città di Montalcino”, promosso dal Comune di Montalcino e dal Consorzio del Brunello e assegnato ogni anno a personalità che nell’ambito della ricerca storica e nel mondo dello spettacolo contribuiscono a valorizzare la civiltà contadina. I membri della giuria si esprimeranno sul da farsi, è indubbio che il legame forte del Premio con il Laboratorio possa influenzare nella scelta finale.
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dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024
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