La terapia del paesaggio per i winelovers, un percorso che passa dal godimento dei panorami del territorio agricolo per rinfrancare il fisico e la mente. Parlerà di questo domani Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello e presidente del Consorzio Tutela Vino Orcia, nell’ultima puntata di #RET: Storie di Resilienza Enogastronomica Toscana, il web talk show della Regione Toscana realizzato insieme a Tinto di “Decanter” (Rai Radio2) con il supporto di Fondazione Sistema Toscana e di Flod. La trasmissione, in diretta alle ore 17 nei canali Facebook di BuyFood e BuyWine e sui canali YouTube e Facebook di Intoscana e Vetrina di Toscana, vedrà la partecipazione anche di rappresentanti del Chianti Classico, del Fagiolo di Sorana, del Pecorino delle Balze Volterrane e del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale.
Nella quarta puntata, andata in onda il 21 maggio, era intervenuto il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci. “Nei momenti difficili Montalcino dimostra sempre di saper fare squadra. Il vitigno va curato e non conosce pandemie, e noi abbiamo continuato ad andare avanti, a lavorare in vigna e in cantina, dando occupazione ai 4.000 operai che operano nel nostro territorio. Questa situazione di difficoltà ci sta facendo riscoprire tante cose che ci eravamo dimenticati: dai rapporti di amicizia, anche se da lontano, al vivere di più la famiglia”, ha spiegato Bindocci, che ha citato anche la solidarietà delle aziende di Brunello, “sempre sensibili ai più bisognosi”, e il fatto che Montalcino sia uno dei pochi comuni d’Italia carbon free (merito degli agricoltori ma anche del bosco, che è stato vita per il paese per centinaia di anni) e una realtà prettamente agricola, “perché negli anni Sessanta l’allora sindaco, e illuminato, Ilio Raffaelli, a differenza di altri sindaci, anziché aprire all’industrializzazione del territorio andò controcorrente e disse: Montalcino deve restare un territorio agricolo. Questa è stata la nostra fortuna”. Altro aspetto toccato è stato quello dell’enoturismo. “A Montalcino è già sviluppato da anni – ha detto Bindocci – di solito arrivano molti stranieri, quest’anno ci auguriamo che tantissimi italiani riscoprano la Toscana, i suoi prodotti enogastronomici, la sua cultura, i suoi monumenti, la sua campagna. È un posto baciato da Dio, con i sapori da riscoprire e la bellezza da vivere nella sua semplicità. L’agricoltura è il settore che traina la Toscana e la Regione si deve fare promotrice delle esigenze dei produttori verso il Governo. È il nostro megafono”.