Montalcino si prepara alla ripartenza. E lo fa con un piano articolato e preciso suddiviso in focus su cui adeguare i bisogni e le politiche della Comunità, che dovrà portare poi alla vera ripartenza del territorio dopo l’emergenza Coronavirus. Focus che uniscono e tutelano gli storici punti di forza del territorio del Brunello, ma a cui si aggiungono idee e soluzioni innovative. Perché il Covid-19 ha cambiato la realtà sociale, economica ed imprenditoriale, e ora è anche il momento della lungimiranza, che è sempre stato nel Dna di Montalcino. È questo il rilancio di Montalcino per il sindaco Silvio Franceschelli, che ruota attorno al concetto di “comunità connessa”, perché tutto il territorio dovrà fare squadra per superare il momento difficile costruendo le basi per il futuro del territorio famoso in tutto il mondo. Popolazione, imprese e turismo, sono i pilastri su cui si fonda il progetto che sarà sviluppato nei prossimi mesi e che dovrà portare poi alla vera ripartenza del territorio nel 2021. “Il nostro impegno è dedicato a trovare misure per le famiglie e le imprese, per chi sta vivendo un momento di chiara difficoltà - dice il sindaco - preciso che in questa fase non richiediamo risorse a nessuno, tutte le scadenze sono rinviate. Agiremo sul presente, ma con l’idea di gettare le basi per il futuro. Quello che conta è un progetto e quello a cui abbiamo pensato, con la sinergia delle realtà del territorio, vuole aiutare Montalcino e la Valdorcia a guardare con fiducia al domani”.
Gli interventi per il sociale. Nelle misure pensate per le persone e le famiglie è stata data particolare attenzione alle fasce più bisognose della popolazione. Va in questa direzione il sostegno al Banco Alimentare di Torrenieri, servizio gestito dal Comune, le parrocchie, la Protezione Civile e le Misericordie; l’erogazione di buoni alimentari (per un valore di 33.000 euro) e la “Bottega della solidarietà”, forma di aiuto permanente che si avvale anche delle donazioni al Fondo di solidarietà comunale. Previsto anche un fondo comunale che va ad implementare il “Microcredito e Solidarietà” e che si articola in un “patto” tra istituzioni e cittadini per dare vita ad un “prestito solidale” che soddisfi tutti quei bisogni non particolarmente onerosi ma comunque necessari. Un aiuto arriverà anche per chi sta cercando un’occupazione grazie alla “Bacheca comunale”, uno strumento che punta ad agevolare l’incontro tra domanda ed offerta. Una misura straordinaria è arrivata anche per sostenere le spese per la casa con il bando per i contributi a sostegno del pagamento del canone di locazione (il requisito è il reddito Isee inferiore a 28.684,36 euro) con un rimborso pari al 50% del canone mensile e fino ad un massimo di 250 euro per le mensilità di aprile, maggio e giugno. La Regione Toscana metterà a disposizione, a fondo perduto, la somma necessaria a copertura del fabbisogno che emergerà dalla graduatoria approvata dal Comune. Verrà inoltre riproposto il bando ad integrazione dei canoni di locazione abitativa che ogni anno il Comune approva nel primo semestre. Già approvato e pubblicato il bando regionale “Pacchetto Scuola” per il prossimo anno scolastico che consentirà alle famiglie degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con un Isee inferiore ad 15.748,78 euro, di ottenere un contributo a fondo perduto a sostegno delle spese d’istruzione.
Lavoro e imprese: le misure per il settore. Le imposte comunali sono sospese fino all’autunno. Pieno supporto da parte del Comune di Montalcino a tutte le attività economiche e del mondo delle professioni - d’intesa con le organizzazioni di riferimento - nel rapporto diretto con le banche e per fornire i chiarimenti che possono essere di aiuto per attivare le diverse azioni messe in campo dal Governo e dalla Regione. Per la Tari si punterà ad una ridisegnazione del servizio col Gestore 6 Toscana, ma senza modificare gli standard di efficienza. L’obiettivo è mettere a disposizione, attraverso specifici bandi, gli eventuali risparmi della riorganizzazione a favore delle attività più colpite. Per ridare slancio alle attività commerciali e tornare a far vivere la città in sicurezza, via libera ad un ampliamento dell’occupazione del suolo pubblico, ovviamente rispettando il codice della strada e con la massima attenzione per il decoro, che possa anche favorire la creazione di mercati delle diverse filiere locali agroalimentari. Gli interventi a favore del tessuto economico-commerciale sono rivolti a chi ha visto cambiare la propria condizione economica a causa del Covid-19, e da questo presupposto partiranno gli aiuti e le misure ad hoc. Il Comune, nella persona del Sindaco, diventerà inoltre “mediatore-garante” (su istanza dei singoli) per favorire un incontro tra i proprietari dei fondi e le attività economiche che pagano un affitto, ciò per agevolare la ricerca di una soluzione provvisoria che possa soddisfare entrambe le parti. L’azione del Comune proseguirà con costanza calibrando il proprio raggio d’azione sulla base delle misure governative e regionali che saranno attuate.
Il turismo come motore di sviluppo. Una parte importante della ripartenza di Montalcino riguarda ovviamente il turismo, motore di sviluppo del territorio, a cui sono state dedicate due fasi specifiche. Nella prima, legata all’immediato, si cercherà di favorire tutte quelle iniziative volte a far decollare il turismo di prossimità perché, almeno nei prossimi mesi, il visitatore darà la sua priorità alle distanze brevi. Il Comune invita tutti i protagonisti del territorio a collaborare. Tra le proposte, il progetto “Adotta il tuo ristorante” in cui le aziende agricole potranno avvalersi, in forma provvisoria, di un servizio di piccola ristorazione in azienda o in cantina, realizzato però dalle attività economiche del territorio. Un invito a cuochi, produttori e commercianti ad uscire dalle proprie cucine, dai laboratori e dalle botteghe e farsi ambasciatori dell’educazione al cibo, dell’artigianato di qualità e portavoce delle piccole, ma preziose, realtà produttive del territorio. Il patrimonio enogastronomico di Montalcino, unico e ricchissimo, potrebbe trovare un ruolo da protagonista anche nel “food delivery” con i prodotti del distretto agricolo che hanno tutte le potenzialità per dare un incipit alle botteghe per rimodellare il loro servizio sulle necessità del post-Covid. Il Comune ha deciso di dare lo stop a tutti quegli eventi gastronomici (ad esclusione delle Feste Identitarie o di quelli con 20 o più anni di storia) per venire incontro alle imprese di ristorazione e somministrazione che potranno godere anche di una burocrazia più agevole nell’organizzazione di eventi ed animazione all’aperto.
Le opere pubbliche, il web e il Marchio Distretto. Ma una ripartenza, per definirsi tale, ha bisogno anche delle opere pubbliche. Via libera ai lavori in Fortezza, via Moglio, Costa delle Caserme, Porta Cerbaia, al completamento del lastrico di Castelnuovo dell’Abate. E poi le opere di efficientamento energetico, un’area riqualificata per la Giostra di Simone a Montisi, il nuovo parcheggio a San Giovanni d’Asso. Ci sarà anche il completamento della fibra ottica, opera fondamentale per connettere tutto il territorio ma anche per poter sviluppare il lavoro a distanza con lo smart working, migliorare la qualità della vita, stimolare il ripopolamento dei borghi e garantire un risparmio per le famiglie. Altri lavori interesseranno Piazza Garibaldi e la nuova fognatura, l’acquisizione dell’area e il progetto della variante del campo sportivo di Torrenieri con la riqualificazione di alcuni incroci, vie e marciapiedi. Su un piano di programmazione di medio-lungo periodo il Comune tornerà a sollecitare anche il Ministero dei Beni Culturali per sbloccare le opere di San Francesco e la Direzione Asl e Società della Salute per una revisione dell’Ospedale di Comunità in un percorso di implementazione che preveda nuove modalità di gestione per gli anziani. Prosegue poi la ricerca di finanziamenti per la realizzazione della “Cittadella Agroalimentare” a San Giovanni d’Asso e nei prossimi mesi avverrà la conclusione della fase del concorso di idee per il nuovo Plesso Scolastico dello Spuntone. Montalcino si prepara ad entrare nel futuro e intende coinvolgere i suoi architetti, designer e creativi per individuare soluzioni capaci di conciliare la sicurezza e il distanziamento sociale con i bisogni di socialità e convivialità delle persone, ma anche per la fruizione di negozi e servizi con particolare riferimento alle realtà di piccole e medie dimensioni. Ma il rilancio passerà anche dalla storia con la valorizzazione e la creazione di un percorso delle botteghe dell’arte e dei mestieri e da un rinnovato impegno sul tema della sostenibilità ambientale, proseguendo nel piano della Carbon Neutrality del territorio comunale e della Valdorcia, individuando le azioni virtuose da compiere col Marchio Distretto per unire sotto un’unica sigla di eccellenza la produzione, i servizi e la qualità ambientale in una crescente interrelazione tra la città e la campagna. Nella seconda fase di promozione del progetto si lavorerà sulla costruzione di una comunità che sia economicamente sinergica e solidale e che agirà su principi di qualità territoriale, produttiva, artigianale e commerciale. Un lavoro di squadra territoriale nel contesto di una strategia del sito Unesco del Parco della Valdorcia.