Per i collezionisti il Brunello di Montalcino è un investimento sicuro. Il re del Sangiovese guida la rincorsa, insieme alle altre eccellenze enoiche italiane, ai vini francesi che restano al comando ma continuano a scendere. A dirlo i dati aggiornati al 30 aprile 2020 della piattaforma di riferimento Liv-Ex. Nell’ultima settimana tra i 5 vini del mondo che hanno mosso più valore figura anche il Brunello di Montalcino Riserva 2012 Biondi Santi (primo vino italiano, quarto tra le etichette di tutto il mondo) con una quotazione di 3.560 sterline a cassa ed il Barolo Monfortino Riserva 2013 Giacomo Conterno. Nonostante un mercato internazionale incerto, la passione per le grandi bottiglie continua e l’Italia (e il Brunello di Montalcino) giocano un ruolo importante. Il Belpaese ha rappresentato il 22,8% del mercato ad aprile (dietro solo a Bordeaux con il 41,1%). L’appeal del Brunello è sempre altissimo così come il suo ruolo di spicco nel panorama dei fines-wine.